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Assaggi, buona anche la terza edizione

30/05/2024

Assaggi, buona anche la terza edizione

Fuori dalla scia delle manifestazioni attese, in calendario ormai da anni, è bello rilevare l’affermarsi progressivo di quelle più piccole, ancora aderenti alle intenzioni per cui sono nate ed espressione di particolare cura, complice una dimensione più raccolta.
È fresco di pochi giorni il nostro rientro da Assaggi, Salone dell’Enogastronomia Laziale, che ha avuto luogo a Viterbo, nel prestigioso Palazzo dei Papi.

Ci sono territori che, ancora oggi che ci si muove senza limiti, rimangono meno conosciuti, per non dire da scoprire letteralmente. E quando si arriva lì, sul posto, ci si chiede il perché non lo si sia fatto prima. Con la Tuscia familiarizzi subito, ti accoglie nell’abbraccio rassicurante di una storia imponente e percepibilissima nei suoi scuri palazzi e borghi arroccati, messi in risalto da una cornice di verde brillante e rigoglioso che grida vita.
A quel punto capisci che, se anche sei arrivato appositamente per visitare un salone eno-gastronomico, dovrai organizzare bene il tuo tempo di permanenza, tanti sono gli scorci che ti affascinano e gli spunti che emergono anche solo scambiando qualche battuta con persone del luogo. L’intento è proprio questo: creare l’occasione per attrarre in quel territorio a tutto tondo, perché se ne approfondisca la conoscenza, prendendo confidenza con la sua storia, la peculiarità, le usanze che sono spesso assai curiose. Un simile sfondo, ecco, che può raccontare meglio i prodotti che conoscerai ad Assaggi.

Assaggi, buona anche la terza edizione

A questo ha creduto la Camera di Commercio di Viterbo, ponendosi, fin dalla prima edizione (quest’anno la terza) come l’ente organizzatore, con il contributo di Camera di Commercio di Roma, Comune di Viterbo e la partecipazione della Regione Lazio. 
“Abbiamo intravisto in questa iniziativa -spiega Francesco Monziello, segretario della Cameria di Commercio Rieti Viterbo – un’opportunità di far uscire una regione come quella del Lazio in maniera diversa da come è stata rappresentata fino ad ora. Non solo Roma che fa da centro ma anche la altre province, che seppur non così simili, iniziano a guardarsi intorno e a fare qualcosa insieme sul filone dell’enogastronomia”.

Assaggi, buona anche la terza edizione
Una rete selezionata di artigiani che lavorano la materia prima in modo rispettoso, nell’ottica di un’alta qualità, ha popolato Assaggi, portando amanti del buon cibo e professionisti del settore (a cui peraltro è stato dedicato un giorno specifico di ingresso) a conoscere una bella varietà di piccole produzioni: dall’olio alle tisane di foglie di olivo, dalle nocciole Romane DOP in purezza alla loro trasformazione in farina, granella, spalmabili e addirittura canditi; e poi un’incredibile varietà di legumi lavorati in tutti i modi, tra creme, zuppe, paste; pani alla stregua del casereccio; pasta; formaggi e gli immancabili vini, sono solo alcune delle tipologie di prodotti presenti. E una bella atmosfera, creata dai produttori stessi, come felici di questo momento di incontro fra loro.
Assaggi, buona anche la terza edizione

Non sono mancate iniziative specifiche volte a coinvolgere in modo particolare il pubblico professionale (dal buyer al giornalista professionista), come un progetto pilota che ha previsto la creazione di un carnet con le promozioni degli espositori per i buyer, che avrebbero potuto fare ordini direttamente in Fiera con la convenienza di una scontistica, restituendo in questo modo alla fiera la sua originaria funzione (ormai perduta) di fare contratti. E poi degustazioni, cultura del cibo, l’affaccio di due meritevoli chef emergenti laziali, Andrea Astolfi di Convial Tuscania e Jordan Giusti di Dieci a Nepi, e non ultimo uno spazio dedicato ai bambini e alla loro educazione alimentare. E pure aperitivi, incontri con il produttore e visite in azienda, che hanno animato il Fuori Assaggi.
 

Assaggi, buona anche la terza edizione
Assaggi è una manifestazione ancora in purezza, e questo è ciò che abbiamo più apprezzato. Impeccabile, oltre quello che ci si può aspettare, ma limpida nei suoi intenti, che si rendono leggibili e bellissimi: creare spazi in cui i piccoli imprenditori stiano al centro, al centro delle attenzioni, al centro dell’interesse, al centro di uno spazio riservato solo a loro.
E bravi a tutti coloro che ci hanno messo mano!
a cura di

Simona Vitali

Parma, la sua terra di origine, e il nonno - sì, il nonno! - Massimino, specialissimo oste, le hanno insegnato che sono i prodotti, senza troppe elaborazioni, a fare buoni i piatti.
Non è mai sazia di scoprire luoghi e storie meritevoli di essere raccontati.
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