Professione cuoco. Un’attività che i cuochi italiani svolgono con impegno assiduo, spesso in condizioni difficili. È a queste problematiche che la FIC (Federazione Italiana Cuochi) ha rivolto la sua attenzione nel corso dell’Assemblea Nazionale che si è recentemente svolta a Matera durante l’evento Basilicata food&wine. Attenzione rivolta al benessere del cuoco che si trova ogni giorno ad affrontare condizioni, in ambito lavorativo, che richiedono soluzioni anche a livello istituzionale. Primo tra tutti, l’annoso problema della formazione e del riconoscimento professionale.
Il presidente della FIC, Rocco Pozzulo ha manifestato il suo pensiero, che riflette quello di tutta la categoria: “Quello che a noi interessa - ha spiegato Pozzulo - è avere almeno un cuoco certificato in ogni cucina. Assicurarsi insomma che abbia una sorta di patente di guida che ne riconosca le competenze, e fare in modo che sia lo Stato a certificarle». Un cuoco che sia formato soprattutto sulla sicurezza alimentare e che quindi conosca, per esempio, i principi di conservazione di un prodotto. Ma soprattutto, un cuoco che veda riconosciuti i suoi diritti che comprendono l’attenzione per il suo benessere fisico nello svolgere un lavoro dal quale derivano spesso una serie di malattie professionali, problemi posturali, cardiovascolari e da stress, che devono essere riconosciute al fine di consentire uno svolgimento adeguato delle mansioni ed, eventualmente, la possibilità di un pensionamento nei termini e nei tempi dovuti.
Rocco Pozzullo si è espresso anche in merito ai voucher, soluzione valida compromessa da abusi, che avrebbe potuto risolvere le situazioni legate all’alternanza di personale necessaria nei periodi di massima affluenza e per la quale ha auspicato una valida alternativa da parte dello Stato.
I lavori dell’Assemblea si sono concentrati, infine, sul programma di preparazione di quello che sarà, nel 2019, l’evento più importante per Matera, designata capitale della cultura: di quanto la cucina locale stia facendo in termini di organizzazione di corsi professionali al fine di formare giovani cuochi e affinare le tecniche di quelli professionisti e giungere preparati all’appuntamento storico. Tra le iniziative, la promozione della cucina lucana con la valorizzazione, tra gli altri, del Peperone di Senise Igp, ingrediente principale non solo di antipasti, primi e secondi, ma anche di dessert, per attuare un ammodernamento dei piatti della tradizione, alleggerendoli, in funzione di una valida proposta al turista.
Marina Caccialanza