Sono sempre più numerosi i consumatori che apprezzano le energy drinks, le bevande analcoliche che, grazie alle sostanze stimolanti che contengono, provocano negli utilizzatori una sensazione di maggiore forze e potenza fisica nonché rinnovato vigore psichico. Ma attenzione all’abuso: a lanciare l’allarme è il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare che in un parere ha evidenziato come il consumo eccessivo di tali bevande non è “scevro da rischi per la salute umana”. Un’indicazione certamente da non sottovalutare.
L’analisi effettuata dal Comitato individua nel contenuto particolarmente elevato di caffeina in queste bevande che può arrivare anche al 150 e fino al 300 per cento in più rispetto ad altre tipologie similari di prodotti. Inoltre, il Comitato pone particolare attenzione anche sui pericoli che derivano dall’assunzione contemporanea di energy drinks e di alcol, tenendo in debita considerazione l’età media dei principali consumatori: si tratta di giovani adulti d’età compresa tra i 18 e i 35 anni, non trascurando la presenza anche di consumatori adolescenti.
I potenziali rischi del pericoloso mix sono costituiti dal “mascheramento” dell’effetto depressivo dell’alcol, che porta il consumatore a sottovalutare il proprio stato di ebbrezza alcolica, dal rischio di disidratazione, dalle alterazioni del ritmo cardiaco, dall’alterazione della funzionalità renale. Individuati i rischi, ecco che all’orizzonte se ne profilano altri, ben più gravi: il Comitato, infatti, nel suo parere invita le competenti istituzioni ad attrezzarsi per tempo e in maniera adeguata per contrastare l’eventuale diffusione nel Belpaese di energy drinks con gradazione alcolica, già acquistabili facilmente tramite il canale on – line, con grave rischio per la fascia più debole e vulnerabile della popolazione, ossia quella degli adolescenti e dei giovani adulti. Il messaggio è netto e chiaro, a chi di competenza coglierlo per tempo e valorizzarlo a dovere. Per evitare che sia troppo tardi.
Antonio Longo