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Quanto ne sai sull'acciuga?

09/05/2022

Quanto ne sai sull'acciuga?

Possiede tante virtù, eppure, spesso è sottovalutato nelle scelte dei consumatori e degli operatori della ristorazione che prediligono specie più pregiate, magari scarse nei nostri mari e pertanto importate. Tra le specie di pesce azzurro disponibili nei nostri mercati ittici – acciughe, sardine, sgombri, aguglie – l’acciuga o alice spicca, ideale sia per preparazioni culinarie sia per la conservazione, protagonista di innumerevoli piatti della cucina popolare.

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Specie e origini dell'acciuga
L’acciuga è un pesce azzurro di piccole dimensioni, da 8 a 20 cm di lunghezza, e appartiene alla famiglia degli Engraulidi (Engraulis Encrasicolus), diffusa nel Mediterraneo, nell’Oceano Atlantico e nel Mare del Nord. Vive in banchi nelle profondità marine e si avvicina alla costa nel periodo riproduttivo che va da marzo ad agosto, quando viene pescata. Le sue larve, chiamate bianchetti, sono state utilizzate come una prelibatezza per molto tempo, soprattutto nella cucina ligure (gianchetti), marchigiana (nudini), campana (janculilli) e siciliana (sfigghiata), fritte o lessate e condite con olio e sale. Dal 2006, per tutelare la specie, la pesca dei bianchetti è vietata dal Regolamento europeo n. 1967/2006, che ne vieta non solo la pesca ma anche la detenzione a bordo, lo sbarco, il trasporto e la commercializzazione. 


L’acciuga si distingue da altri pesci della stessa specie per la forma allungata, il muso prominente e acuto, la mascella inferiore molto più corta di quella superiore e per il colore del dorso che va dall’azzurro al grigio e contrasta col bianco lucente del ventre privo di squame. 

Le varietà di acciuga sono differenti tra loro per caratteristiche morfologiche. Le acciughe del Mediterraneo, sono diverse se pescate nel Tirreno o nell’Adriatico: quelle dell’Adriatico sono più grasse e crescono più velocemente grazie all’abbondanza di plancton portato dai numerosi fiumi che vi sfociano e sono adatte anche al consumo fresco; quelle del Tirreno, piccole, sono più idonee alla conservazione.

Caso a parte per le acciughe pescate nel mar Cantabrico, l’oceano di fronte alle coste settentrionali spagnole. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del novecento, i pescatori siciliani che battevano quei mari si accorsero che i loro colleghi spagnoli pescavano acciughe di dimensioni molto grandi. Le acciughe del Cantabrico sono più carnose, la carne è, infatti, più spessa a causa della freddezza del mare che le costringe a muoversi ininterrottamente. 

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Le acciughe in cucina
Le carni delle acciughe sono semigrasse; molto saporite, si prestano a preparazioni diverse ma, essendo particolarmente deperibili, se non consumate freschissime devono essere conservate eviscerate sott’olio o sotto sale con tecniche industriali specializzate di origine artigianale antica. Le acciughe fresche si possono utilizzare in molti modi: semplicemente per dei tortini al forno, ricoperte di mollica di pane ed erbe aromatiche; diventano elemento saporito per un fritto misto. 
 

Un modo per gustare le acciughe freschissime è la marinatura che permette di apprezzarne i valori e al tempo stesso conservarle: pulite e diliscate si dispongono in un contenitore con aromi come aglio e timo e si ricoprono di aceto per almeno 3 ore; sgocciolate si ripongono in un barattolo di vetro ricoperte di olio di oliva.
Con le acciughe sotto sale si condisce la pasta: dissalate e stemperate con olio di oliva e ricoperte di mollica saltata, come si fa in molte regioni del sud Italia, oppure sciolte nel burro a formare una crema morbida per preparare i tipici, veneziani, “bigoli in salsa”.  Inutile ricordare come siano elemento basilare in pizzeria dove entrano nella decorazione della pizza, dalla classica napoletana a pizze gourmet.


Le acciughe conservate, le troviamo in numerose ricette tipiche regionali: in Piemonte nella preparazione della bagna cauda e del bagnèt verde; in Emilia Romagna si uniscono alla salsa verde che accompagna i bolliti; in Liguria, salate sciolte in olio d’oliva tiepido formano l’acciugata, una salsa di accompagnamento alle uova sode, per condire le patate lessate o verdure e pesci lessi. 


Per un approfondimento sull'acciuga ligure leggi quest'articolo

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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