Nicola Farris, bartender
Basta consultare la vostra carta del bere per capirlo. Come ce la descrivi?
"La carta di Accanto è ripartita tra i
cocktail classici (una trentina), gli
Accanto Signature (le proposte di Nicola), i
cocktail con gli amari, e infine
le selezioni, come quella di gin che contempla oltre 70 etichette da combinare ad ottime acque toniche. Fuori carta c’è
poi la possibilità di intraprendere un percorso
vis a vis con Nicola, facendosi guidare in degustazioni sartoriali formulate in base ai gusti e alla curiosità del cliente".
Qual è la voce in carta più apprezzata?
"Visuale d’Oriente, un'idea di Nicola così composta: estratto di curcuma fresca, gin mare, bitter orange, lime, zucchero, sale e pepe. È un cocktail sicuramente poco usuale da queste parti, vista la nota speziata, e che troverebbe sicuramente più campo in una grande città abituata al mixology come Milano. Ma è talmente buono che ha attecchito bene anche qui, tra i nostri clienti, e ad oggi è quello più richiesto".
C’è dell’altro, oltre al bere, giusto?
"Certo. Abbiamo una serie di proposte per accompagnare, in modi diversi, i drinks.
Per l’aperitivo serviamo dei crostini con prodotti e pietanze locali: pesto di basilico, acciuga o muscoli e salsa verde, per esempio. Se poi ci si vuole fermare per qualcosa di più sostanzioso, al tavolo, ci sono piatti più strutturati, sempre legati a ingredienti e ricette del posto. Dal carpaccio di lingua salmistrata ai gamberi rosa nel Gam-burger, fino alle paste fresche. Molti dei visitatori si collocano al bancone per l’aperitivo e poi proseguono la serata con noi, o fermandosi ad Accanto oppure trasferendosi all’osteria".