Il bilancio della seconda edizione di “Nebbiolo Prima”, conclusasi il 13 maggio ad Alba, ha visto la partecipazione di 120 tra giornalisti e buyers, giunti dai cinque continenti solo per degustare l’annata 2007 del Barolo, e l’annata 2008 di Barbaresco e Roero, prodotte da ben 181 aziende delle Langhe.
“Siamo soddisfatti del successo dell’evento ma pensiamo si possa ancora migliorare e per il 2012 ci saranno ulteriori novità – ha affermato Enzo Brezza, presidente di Albeisa (Unione dei produttori di vini albesi), organizzatrice dell’evento - Nell’ottica di allargare sempre più l’interesse verso i nostri vini, coinvolgeremo anche la stampa di turismo e di opinione. Il nostro è un territorio straordinario, dove la mano dell’uomo ha conservato il paesaggio arricchendone il fascino. Anche questo fa parte della nostra identità. Riguardo al programma per gli addetti ai lavori, offriremo sempre più un programma su misura, studiato per le esigenze dei nostri ospiti ”.
Tra le novità di questo anno, si segnalano il banco d’assaggio al Pala Miroglio, cui hanno preso parte la maggior parte delle aziende e degli operatori del territorio, con un dibattito produttivo fra produttori e compratori sui modi di incrementare la presenza dei tre vini sul mercato internazionale. Il Barolo, in particolare, nel primo trimestre 2011 ha fatto registrare una crescita del 35% rispetto all’anno precedente (dati del Consorzio di Tutela).
La seconda innovazione ha permesso di abbinare alle degustazioni tecniche del mattino i seminari didattici sulle singole denominazioni, approfondendo il rapporto dei singoli vini con il territorio, la tradizione, il vitigno e gli uomini che lo sanno interpretare. Ultima novità è stata la scelta di creare un maggiore dialogo fra mondo della stampa e mercato, facendo condividere il programma sia ai buyers sia ai giornalisti.
La ragione della differenza di annata nella scelta dei vini è da ricercarsi nelle diverse condizioni climatiche: molto positive quelle del 2007 per il Barolo, che hanno reso possibili una raccolta anticipata in settembre, con le uve perfettamente mature e un ottimo grado zuccherino, mentre per imbottigliare l’annata 2008 di Barbaresco e Boero è stato necessario un accurato lavoro in vigna, a causa dell’andamento climatico altalenante, che ha consentito tuttavia di raggiungere insperate punte di eccellenza e uno speciale sapore fruttato, riconoscibile anche dai meno esperti.