Si chiama Venetian White Wine Experience, ed è il nuovo modo di proporre una ‘degustazione’ di grandi vini e territori unici, con cui Gianluca e Desiderio Bisol si presentano quest’anno a Vinitaly. “Viaggiamo per solleticare il palato, per scoprire sapori raffinati, sorseggiando vini pregiati, lontano da rotte affollate – affermano –, sulle tracce di bellezze segrete e di atmosfere impalpabili e schiette: vi invitiamo a emozionarvi lungo un percorso unico in Italia, lungo la via delle eccellenze dei grandi vini bianchi veneti”. Partendo da questa visione, riassumibile in due semplici parole: turismo esperienziale, i produttori hanno voluto riconoscere, e quindi dare, al vino una dimensione più ampia, che avvolga e comprenda in maniera concreta i paesaggi e le terre in cui nasce.
Il concetto sarà approfonditamente illustrato da Bisol proprio in occasione di Vinitaly (padiglione 7, Stand E7/E8), dove sarà presentato un tour emozionale articolato in quattro tappe: un viaggio tra le eccellenze vitivinicole venete che omaggia il grande scrittore Ernest Hemingway e attraversa i patrimoni dell’Unesco di Venezia e delle Dolomiti, snodandosi tra la laguna, con la storica vigna murata di Venissa, sull’isola di Mazzorbo, e le Dolomiti di Cortina d’Ampezzo, con la Vigna Major 1350, la più alta d’Europa, protagonista del progetto di valorizzazione dei Vini Estremi mondiali del Cortina Wine Club.
L’inedito itinerario non può non comprendere il territorio della storica cantina Bisol e delle colline del Cru Cartizze e del Prosecco, e include una sosta nel cuore dei Colli Euganei, le colline più vicine a Venezia. È qui che sorge Maeli, la tenuta di Elisa Dilavanzo, su un terroir di origine vulcanica, sopra la splendida Villa Vescovi, tutelata dal Fondo Ambiente Italiano. “Il viaggio si fa guidare dal gusto e dall’olfatto, vi porteremo a visitare bellissimi vigneti eroici ed estremi – promette Gianluca Bisol –, il cui dislivello va da -0,10/1 metro fino a 1.388 metri sul livello del mare, percorrendo le sinuose strade del Veneto. Se c’è stata una vita all’insegna della ricerca estrema dell’esperienza eccellente, dell’avventura e dell’alta sensazione questa è stata senza dubbio quella di Ernest Hemingway, che desideriamo omaggiare”.
Mariangela Molinari