Dopo Cortina, i blitz anti-evasione della finanza irrompono nella Milano della “movida”, con 450 uomini dell’Agenzia delle Entrate, funzionari dell’Inps e della Polizia locale.
Riostoranti, pub, discoteche e i locali alla moda dei quartieri del divertimento: Corso Como, Brera, Via Pisani, Corso Vercelli, il Ticinese e i Navigli. L'Agenzia delle Entrate, nel fornire i dati dell'attività di sabato sera, rende noto che gli incassi dei 115 esercizi controllati sono aumentati del 44 % rispetto a una settimana prima (in un esercizio i ricavi sono lievitati addirittura di oltre il 200%). Il che può significare o che normalmente viene evaso più uno scontrino su tre.
Irregolarità sono state accertate anche nell’aggiornamento dei registri dei corrispettivi di 55 esercizi, nelle emissioni di scontrini fiscali, nelle dichiarazioni presentate ai fini degli studi di settore. In 33 locali sono stati riscontrati 116 lavoratori in nero.
I controlli non hanno risparmiato neppure il ristorante Al Tronco, di proprietà di Alfredo Zini, vicepresidente nazionale della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e dell’Epam (la più importante organizzazione milanese di Fipe-Confcommercio, che riunisce e difende gli interessi dei ristoratori milanesi).
Per Zini, che ha dichiarato di avere tutto in regola e nessun dipendente in nero “i controlli sono doverosi, ma devono essere fatti con le giuste modalità e non di sabato sera e in pieno orario di lavoro”. Soprattutto in momenti di crisi i controlli non dovrebbero “mettere in pericolo” una serata così importante con i clienti seduti al tavolo.
Perché l'arrivo degli ispettori si trasforma subito in una brutta pubblicità.
I commenti
Per il Sindaco Giuliano Pisapia “i controlli di sabato notte a Milano non sono stati un blitz, ma un intervento assolutamente doveroso”. “Credo - ha aggiunto il sindaco - che di questo debbano essere contenti soprattutto i commercianti onesti e coloro che pagano le tasse, cioè gran parte dei commercianti e dei milanesi. Perché chi evade le tasse fa concorrenza soprattutto agli onesti e danneggia coloro che fanno il loro dovere».
Quanto alle voci contrarie all'operazione, Pisapia aggiunge: «Non solo non le comprendo, ma le considero allarmanti».
Per il presidente della Provincia Podestà “è evidente che c'è un lato anche un po' spettacolare, ma controlli di questo genere non sono negativi. Bisogna però stare attenti a non colpire solo alcune categorie, perchè il tema è più generale”.