A tavola da Bluu Guerritore
È una cucina che ruota attorno a pochi pilastri: l’antipasto misto all’italiana, la pasta e patate, le tagliatelle, il coniglio alla cacciatora, il pollo con le patate. E a fare da collante tra cucina e sala vi è la competenza e il racconto di un altro professionista della ristorazione campana, Gianluca Scognamiglio.
“Qui non vi sono rivisitazioni, amo la cucina contemporanea e creativa che da anni mi permette di sperimentare e di esprimermi, ma da Bluu Guerritore abbiamo scelto di servire la tradizione e di replicarla con attenzione. Dove un tempo si usava la sugna, ad esempio, continuiamo ad usarla. Nessuna rivisitazione per una cucina che mi ricorda l’infanzia e riporta tutti un po’ indietro nel tempo. Alcune preparazioni sono lunghe e si fanno sempre meno, ecco perchè in questa oasi di pace non potevamo che riproporle in maniera fedele”, spiega lo chef Borghese.
Imperdibile la Genovese (nella foto di copertina) realizzata con la cipolla ramata di Montoro e servita con gli ziti del Pastificio artigianale Vicidomini, così come gli gnocchi di farina cotta con i ventricelli di stoccafisso.
Nel variegato antipasto, servita anche da sola, la pizza di scarole con capperi e olive è un vero omaggio alla cucina casalinga. E se le costolette di maiale vengono proposte rigorosamente con le papaccelle napoletane, la salsiccia si accompagna ai broccoli e lo stoccafisso viene “arracanato”.
Nemmeno i dolci si sottraggono alla logica della nonna, dalla Caprese al cannolo, passando per la Sbriciolona che contempla crema e cioccolato.
La carta dei vini spazia tra i migliori areali italiani, seppure giochi in casa il vino aziendale prodotto a pochi metri dal ristorante.