A Bologna si
realizza un progetto bellissimo e importante per offrire una possibilità di
riscatto a giovani che avevano intrapreso una strada sbagliata: all’ interno
dell’Istituto Penale Minorenni “Siciliani” (IPM) è nata l’Osteria “Brigata del Pratello”, un’esperienza
formativa unica in Italia, promossa da FOMAL-Ente accreditato dalla Regione
Emilia-Romagna per la formazione professionale nell’ambito della ristorazione,
e dall’IPM, con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e
della Regione Emilia Romagna; un progetto che permetterà ai giovani detenuti di
mettere in pratica le conoscenze acquisite nel corso della formazione e
sviluppare nuove competenze in rapporto con il mondo del lavoro e la società
civile. Il progetto dell’Osteria formativa affonda le sue radici nel lontano
2008, quando dalla collaborazione tra FOMAL e IPM nacque il primo laboratorio
di ristorazione: in questi anni i corsi organizzati hanno rappresentato la
risposta al bisogno dei giovani detenuti di reinserirsi positivamente nel
contesto sociale attraverso il lavoro come strumento di riscatto. La “Brigata del
Pratello” sarà inaugurata domani 10
ottobre in via del Pratello 34 con la prima di una serie di cene-evento
aperte al pubblico, in cui saranno coinvolti, come cuochi e camerieri, i
ragazzi detenuti che da mesi partecipano al percorso formativo. Il servizio
ristorativo vedrà impegnati per ogni cena circa 6/8 giovani dell’IPM,
affiancati da chef e maître professionisti e coordinati da educatori. Le
cene-evento con circa 40/50 coperti si svolgeranno una volta al mese - con la
possibilità di aumentare se tutto funzionerà secondo i piani - e saranno
occasione per degustare piatti sopraffini e per conoscere più da vicino le
istituzioni e le associazioni di volontariato che collaborano con l’Istituto
“Siciliani” Ora ci si augura che il progetto decolli e che offra una concreta
possibilità di riscatto per tanti giovani che a breve termineranno la detenzione
e dovranno inserirsi nella società e nel lavoro, così come ha ben spiegato
Beatrice Draghetti, Presidente di Fomal: “Tutti speriamo che all’Osteria ci si
trovi bene e si mangi bene, ma soprattutto desideriamo che abbia successo e
riscontro positivo la motivazione per cui si é avviata questa esperienza. Qualunque
sia il reato per cui i giovani stanno dentro è impensabile che sulla loro vita
si scriva la parola fallimento, stare ‘dentro’ deve corrispondere anche alla
possibilità concreta di reagire, rinascere, riprendere il cammino buono di
persone e di cittadini”.