Borgo Castello, la rinascita passa dal gusto

L’alluvione del 1999 avrebbe potuto trasformare Borgo Castello in uno dei tanti paesi fantasmi che costellano l’Italia d’entroterra. E, invece, la piccola frazione del comune irpino di Cervinara è diventata il cuore della scommessa imprenditoriale di quattro ragazzi.

Angelantonio Cioffi, Angelantonio Perrotta e Roberto e Raffaele Carofano sono cresciuti qui, poi hanno scelto di studiare fuori. Percorsi formativi diversi, accomunati dalla passione per il mondo del food. Ma le loro storie sono tornate ad unirsi, eleggendo a collante l’antico borgo e la castagna Jonna.

La castagna Jonna del Partenio

Cervinara è un paese cerniera del Parco Regionale del Partenio, dove si incontrano le province di Avellino, Caserta, Benevento e Napoli. Un territorio che si stringe attorno ad una prelibata varietà di castagna locale: la bionda “Jonna” del Partenio. Il nome deriva dalla sua buccia, tendenzialmente più chiara. Ed è proprio attorno a questo prodotto tipico che i quattro cugini, tutti con meno di 35 anni, hanno costruito un progetto di rivalutazione di Borgo Castello.

Imprenditoria giovanile per riscattare Borgo Castello

A nascere per prima è stata la Pasticceria Castello del pasticciere Angelantonio Perrotta, nata nel 2013 e specializzata nella produzione di lievitati. A conquistare, ovviamente, è il panettone alle castagne locali. Assieme alle altre tipologie raggiungono diverse località del mondo, partendo proprio da Borgo Castello, ormai sede di un laboratorio che riesce a sfornare anche 400 lievitati al giorno.

L’anno successivo, nel 2014, è la volta del birrificio artigianale Donjon (nome della torre ancora visibile dell’antico castello del borgo, ormai diroccato). Dallo scorso anno, l’attività si è dotata di una tap room che fa mescita, la quale consente di godersi un bicchiere di birra affacciandosi sull’impianto a vista e chiacchierando con il mastro birraio Raffaele Carofano.

Mangiare a Il Grataio

A chiudere il cerchio è il ristorante. Una struttura in pietra attentamente ristrutturata, immersa nei castagneti, dove un tempo venivano affumicate le castagne del prete. È qui che Angelantonio Cioffi ha deciso di tornare per proporre la sua cucina e contribuire al progetto di aziende diffuse, che stanno trasformando Borgo Castello in un luogo di riferimento per appassionati di buon cibo e di natura.

Dopo l’alberghiero nella vicina Montesarchio le esperienze (e le occasioni) non sono mancate: a Le Sirenuse di Positano, all’Enoteca Pinchiorri di Firenze e al The Waterside Inn di Berkshire con Alain Roux (3 stelle Michelin) come sous chef per quasi tre anni. Ma le radici hanno fatto la voce grossa ed oggi è possibile sedersi alla sua tavola tutte le sere dal mercoledì al sabato, a pranzo nei weekend.

Il menù tende a contemplare le tipicità locali, proposte in veste nuova e con idee originali. La carta dei vini permette di viaggiare, ma per chi davvero sposa la filosofia del borgo le birre artigianali Donjon consentono abbinamenti interessanti, dalla blanche alla blonde ale, passando per la birra aromatizzata alla Jonna e la belgian ale.

Tra i piatti autunnali spicca la tartare di manzo con tuorlo d’uovo confit, Pecorino, Carmasciano e rucola, tanto quanto i fagottelli con farina di castagna ripieni di stracotto di cinghiale e toma irpina. Ad “effetto wau” la pastina realizzata con il formaggino di caciocavallo realizzato in cucina ed il tartufo. Ben nascosto quest’ultimo, viene adagiato sulla base per amalgamarsi agli altri ingredienti al momento della degustazione. Tra i secondi la guancia di manzo brasata all’Aglianico, che celebra un vitigno amato in zona e incontra prodotti di montagna come funghi e patate. Per chiudere, se non si intende cedere alle proposte della Pasticceria Castello, lo chef propone tra le altre cose una deliziosa mousse al cioccolato fondente, con arancia e cannella.



Antonella Petitti


Il Grataio -Castello- Gourmet & Relax
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