Dal 4 novembre al 28 febbraio 2014, chi ama mangiare bene a Milano, potrà anche fare del bene: in oltre 30 tra i più interessanti ristoranti milanesi, chiunque potrà dare il proprio contributo all’ambiziosa campagna di raccolta fondi promossa da
AIL Associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma Onlus, sede di Milano. L’iniziativa ha l’obbiettivo di reperire le risorse necessarie per avviare la ricerca per rendere il sequenziamento del genoma disponibile per il maggior numero possibile di pazienti ematologici ed estenderlo ai reparti di ematologia dell’area milanese.
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Quello che viene presentato oggi è un progetto che il Comune di Milano ha patrocinato con convinzione, poiché interessa le numerose buone forchette milanesi che avranno modo così di apprezzare la bravura dei grandi chef che hanno aderito a questa campagna benefica. Buone Forchette per AIL, come Expo 2015, ha al centro il cibo: energia per la vita”cosi ha commentato l’iniziativa l’Assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo del Comune di Milano,
Franco D’Alfonso.
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La nostra iniziativa è ambiziosa perché in un momento economico difficile punta a coinvolgere attivamente un grande numero di persone attraverso tanti piccoli contributi, con una modalità innovativa rispetto alle tradizionali campagne di fund raising. Ma l’entusiasmo degli Chef e la generosità delle Buone Forchette milanesi ci fa guardare con ottimismo all’obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere” - spiega il
Presidente di AIL Milano Francesca Tognetti che aggiunge: “
Desidero precisare inoltre che le donazioni raccolte saranno interamente destinate al finanziamento del progetto di ricerca. Questo grazie al Comune di Milano, a Eberhard&co Watches, a Mitsubishi Electric, a Birra Moretti e alle diverse aziende farmaceutiche che con il proprio contributo ci consentono di lanciare la campagna a costo zero per l’Associazione. Spero ora che, grazie al tam tam dei media e al passaparola, quante più persone sostengano Buone Forchette per AIL”.
Le modalità di raccolta fondi è molto semplice: al termine del pranzo o della cena, al momento del conto, basterà affidare al cameriere la propria donazione volontaria – a partire da 2 euro – che verrà automaticamente devoluta ad AIL. Per ogni contributo i ristoranti rilasceranno ai clienti donatori una regolare ricevuta.
Si potrà aderire alla campagna e essere una Buona Forchetta anche senza recarsi in uno dei ristoranti selezionati, navigando sul sito
www.buoneforchetteperail.it, e sarà possibile - con una donazione a partire da 25 euro – ricevere una copia autenticata dell’opera originale “Buone Forchette” realizzata dall’illustratore
Gianluca Biscalchin.
I ristoranti che hanno aderito all’iniziativa sono: Al Mercato – Noodle&Hot Dog Bar (Chef: Beniamino Nespor ed Eugenio Roncoroni), Al Mercato - Ristorante&Burger Bar (Chef: Beniamino Nespor ed Eugenio Roncoroni), Al V Piano – Attico Gourmet (Chef: Federico Comi), Blu (Chef: Blu Team), Chick'n Quick (Chef: Claudio Sadler), Cucina del Toro (Chef: Daniele Spada), Daniel - Cucina italiana contemporanea (Chef: Daniel Canzian), D'O (Chef: Davide Oldani), Dopolavoro Bicocca (Chef: Paolo Casanova), Erba Brusca (Chef: Alice Delcourt), Finger's Garden (Chef: Roberto Okabe), Il Liberty (Chef: Andrea Provenzani), Il Luogo di Aimo e Nadia (Chef: Alessandro Negrini e Fabio Pisani), Il Marchesino (Chef: Gualtiero Marchesi), Innocenti Evasioni (Eros Picco e Tommaso Arrigoni), La Brisa (Chef: Antonio Facciolo), La Maniera di Carlo (Chef: Francesco Germani), Langosteria 10 (Chef: Enrico Buonocore), Manna (Chef: Matteo Fronduti), Pane e Acqua (Chef: Francesco Passalacqua), Pastamadre (Chef: Francesco Costanzo), Pescheria da Claudio (Chef: Gabriele Badini), Pisacco (Chef: Fabio Gambirasi), Ratanà (Chef: Cesare Battisti), Refettorio (Chef: Giovanni Ruggieri), Sadler (Chef: Claudio Sadler), Timè (Chef: Patrizia Maraviglia), Trattoria del Nuovo Macello (Chef: Giovanni Traversone e Marco Tronconi), Trattoria Mirta (Chef: Juan José Lema), Turbigo Bar & Restaurant (Chef: Raffaele Lenzi), Wicky's (Chef: Wicky Priyan).
Aldo Palaoro