A Burana, una frazione di Bondeno, sulla riva ferrarese del Po, proseguono, fino al 15 agosto, i festeggiamenti dello storione, una creatura dal fascino quasi mitologico per la qualità sue uova, vere e proprie perle preziose. La Sagra dello Storione, il “signore del Po”, che può vivere sino a cento anni e pesare oltre 400 kg., è un appuntamento che si ripete ormai da oltre 30 anni, e che vede un’affiatatissima squadra di amici trasformarsi in cuochi provetti, pronti a deliziare i visitatori con le numerose e prelibate portate. Il menù prevede antipasti misti ai profumi del mare e antipasto agrodolce allo storione, per poi passare al risotto ai frutti di mare o allo storione, agli spaghetti torchiati allo scoglio e ai cappellacci di zucca al sugo di storione affumicato. I secondi offrono grigliate miste di pesce, fritto misto, spiedini di gamberi e storione in due varianti: alla griglia e in umido alla ferrarese; e se ancora non si è sazi, ad attendere i palati più fini c’è il piatto speciale a base di caviale con burro salato e carpaccio di salmone affumicato. La buona tradizione gastronomica del territorio Ferrarese non si smentisce, e non a caso Burana ospita il Museo della civiltà e della tradizione gastronomica, che in occasione della sagra può essere visitato.
Lunga vita allo storione dunque, specie dalle origini antichissime che spaziano fino agli angoli più remoti dell’Impero Romano, quando nuotava felicemente dall’Adriatico al Tirreno, e fino a che la caccia indiscriminata ha portato a renderlo una specie rara, oggi protetta.
Lucilla Meneghelli