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Cantina della Volta è spumante per passione

27/06/2023

Cantina della Volta è spumante per passione

Due sono le anime della Cantina della Volta, una creativa e produttiva impersonata da Christian Bellei, carattere schivo e riservato, visionario al punto da vestire da festa il Lambrusco di Sorbara, e l’altra commerciale di Angela Sini, estroversa e sorridente voce narrante della cantina.  

Christian è figlio d’arte,  eredita dal padre Giuseppe la passione per lo spumante e incarna la quarta generazione di un’azienda vitivinicola fondata dal bisnonno Francesco a Bomporto nel 1920. A marcare questa continuità la Cantina della Volta ha sede nell’edificio originario della Cantina Bellei edificato dal bisnonno vicino all’argine del Naviglio di Bomporto, nei pressi della darsena settecentesca dove le barche da trasporto, alleggerite del carico, davano “la volta” per riprendere la navigazione verso Modena, trainate da pariglie di robusti cavalli. Nel 2010, costituendo la propria azienda, Christian la chiama “Cantina della Volta” rimandando, anche nel logotipo col battello fluviale, a quel luogo ricco di storia e di significati simbolici.

I Bellei sono produttori di vino da quattro generazioni, le ultime due innamorate della spumantizzazione. Enologo di formazione, il padre Giuseppe si mette in testa di produrre spumante fin dai primi anni ’70, cominciando a lavorare il Lambrusco come se fosse Champagne, senza con questo cercare confronti improponibili. 

Christian Bellei e Angela Sini. Ph Bruno DaminiChristian Bellei e Angela Sini. Ph Bruno Damini

L’adozione del metodo champagnoise, come si poteva ancora chiamare allora, si basava sulle qualità intrinseche del Lambrusco, la bassa gradazione alcolica e l’acidità, garante di longevità. Inizia a frequentare la Francia per approfondire un metodo che a quell’epoca non era possibile apprendere in Italia. Nel 1992 arriva la contestazione dei francesi sull’utilizzo della denominazione metodo champagnoise. Così in Italia si cominciano a ideare denominazioni alternative come il “Talento” per poi arrivare a quella in uso ancora oggi di Metodo Classico.

Giuseppe Bellei era assiduo frequentatore della Champagne, e i francesi hanno sempre avuto grande rispetto per lui capendo che era portatore di una grande passione. Negli anni ‘70 partiva con una Renault 4, a volte con il giovane Christian, per andare in Francia impiegando due giorni per arrivarci, "con l’obiettivo - dice il figlio - di imparare tre cose, ma tornavamo indietro senza averle ancora capite". Buon motivo per ritornarci. Scomparso lui Christian ha continuato a seguirne le orme. Tutt’ora mantiene contatti continui perché acquista in Champagne tutto ciò che gli serve, dai lieviti e le loro sostanze nutritive ai prodotti per la vendemmia, alle attrezzature per la cantina. 

Cantina della Volta, Ph Stefano CaffarriCantina della Volta, Ph Stefano Caffarri

Negli anni ‘70 e ‘80 il padre acquistava le basi di Pinot Nero nell’Oltrepò Pavese, in Franciacorta e in Trentino. La crescente passione per lo spumante lo porta nel 1981 ad acquistare il podere di San Lorenzo Dietro il Monte, nella frazione di Riccò, comune di Serramazzoni (MO), una tenuta di 34 ettari di cui 10 destinati a vigneto. È un terreno collinare a 650 metri di altitudine, ben soleggiato, calcareo, argilloso, con gesso superficiale, a ridosso di un bosco, caratterizzato da un microclima e un terroir molto simili a quelli della Champagne.

L’altitudine e la vicinanza al bosco consentono al vigneto di godere degli effetti dell’escursione termica. Qui negli anni ‘90 vengono impiantate barbatelle di Chardonnay e Pinot Nero acquistate in Francia. Nel 1992 la prima vendemmia con la quale inizia la produzione sperimentale di spumanti di qualità.  Nasce la “Francesco Bellei”, a onorare anche nell’etichetta il fondatore di questa stirpe di vignaioli.  Dal ‘93 quei vigneti cominciano una produzione consolidata. Affinando la tecnica, Giuseppe Bellei arriva a ottenere importanti riconoscimenti nei concorsi enologici. Porta avanti cinque vendemmie ma muore nel 1998. A quel punto Christian decide di mettere in pratica i suoi studi di enologia dedicandosi completamente allo spumante, andando ad affiancare Sandro Cavicchioli, perché quella cantina ha acquisito il brand Francesco Bellei, ma non la Cantina Bellei. Nel 2010, decide di lasciare la famiglia Cavicchioli per ripartire con un nuovo, ambizioso progetto, tornando a essere l’artefice della propria produzione. E chiama al suo fianco come responsabile commerciale e socia Angela Sini che proviene da studi in commercio estero, ha lavorato nell’ufficio commerciale di un’azienda e fatto esperienza presso un agente di cambio di Bologna. A quel tempo Angela lavora in banca come responsabile dei fidi e degli ordini da borsino ma lascia il posto fisso perché crede nel progetto e ha sempre amato lo spumante Francesco Bellei. 

Bottiglie Cantina della Volta. Ph Stefano CaffarriBottiglie Cantina della Volta. Ph Stefano Caffarri

Oggi è Christian che decide le pratiche di coltivazione del vigneto in collina, la sua potatura e la rigorosa raccolta a mano in cassette piccole per mantenere l’integrità degli acini fino alla pressatura soffice. Queste uve sono alla base dell’elaborazione degli spumanti della linea Il Mattaglio, mentre con le uve di Lambrusco di Sorbara in purezza viene prodotto il Lambrusco spumante Metodo Classico che si evidenzia per eleganza e finezza di bevuta. Christian si definisce individualista: "Se seguissi la tradizione non farei i vini che faccio. La tradizione è come il passato, non può essere una limitazione, bisogna sempre guardare avanti".
 

La Cantina della Volta ha in produzione 14 referenze per un totale di 130 - 140.000 bottiglie l’anno, e si considera una cantina medio piccola, con la potenzialità per arrivare a 200.000. Producono quello che vendono. Quest’anno hanno incrementato la produzione e stanno lavorando 168.000 bottiglie che andranno sul mercato entro i prossimi 4-5 anni. 

Lambrusco di Sorbara DOC. Ph Stefano CaffarriLambrusco di Sorbara DOC. Ph Stefano Caffarri

In questa progressione creano il loro tesoretto per il futuro perché le riserve, come il Blanc de Blanc  il Blanc de Noir, rimangono molti anni in cantina. Il DDR, che è un Lambrusco di Sorbara Degorgiatura Dosaggio Recente, la prima volta che è stato prodotto, con la vendemmia 2009, è rimasto 84 mesi sui lieviti, poi qualche mese in bottiglia e alla fine è stato messo sul mercato dopo sette anni. Le loro bottiglie stanno mediamente una trentina di mesi in cantina, dei quali almeno 24 sui lieviti cui si aggiungono sei mesi di semilavorato in tino d’acciaio.

Calice di Cantina della Volta, Ph Stefano CaffarriCalice di Cantina della Volta, Ph Stefano Caffarri

La diffusione sul mercato della cantina per l’80% si realizza in Italia. Prima regione in assoluto l’Emilia-Romagna, con il primato di città come Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma. Seguono Toscana, Lombardia e Veneto. Fra i paesi esteri al primo posto gli Stati Uniti, seguiti dal Giappone, la Germania, poi Belgio, Olanda, Canada, Corea, Singapore, e stanno ponendo le basi per ottenere positivi sviluppi sul mercato britannico. Ogni bottiglia prodotta dalla Cantina della Volta si ricollega idealmente al primo Lambrusco di Sorbara in purezza spumantizzato nel 1979 dalla genialità di Giuseppe, papà di Christian Bellei. 

 

Cantina della Volta
Via per Modena n. 82
41030 Bomporto (MO)
Tel. 059.7473312
www.cantinadellavolta.com
info@cantinadellavolta.com

a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

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