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Cantine Aperte: il 31 maggio i produttori pugliesi a portata di click

27/05/2020

Cantine Aperte: il 31 maggio i produttori pugliesi a portata di click

Negli ultimi mesi abbiamo imparato a viaggiare senza uscire di casa, a muoverci rimanendo fermi, a visitare nuovi posti senza alzarci dal divano. E così anche un appuntamento atteso ogni anno dai wine lover come Cantine Aperte sperimenta nuovi modi di far entrare e accogliere i visitatori nei luoghi di produzione. Il 31 maggio vigneti, bottaie e scorci del paesaggio vinicolo pugliese saranno a portata di click sulla pagina Facebook e sul sito del Movimento Turismo del Vino Puglia (www.mtvpuglia.it), dove dalle 9 della mattina e per tutta la giornata si susseguiranno contenuti video e messaggi direttamente dalle cantine.
L’edizione 2020 della manifestazione si prospetta decisamente particolare e consentirà di viaggiare in tutta la regione, sorvolando sulle distanze e passando con disinvoltura dalla Daunia al Salento, incuranti dei quasi 400 chilometri di distanza. “Cantine Aperte per noi produttori soci del Movimento Turismo del Vino Puglia – dice Maria Teresa Basile Varvaglione, presidente di MTV Puglia – ha rappresentato un momento di svolta, una sveglia suonata ormai oltre 25 anni fa, lo strumento attraverso il quale abbiamo imparato a legare la produzione del vino al turismo enogastronomico, anche nella realizzazione degli impianti produttivi che ormai non possono prescindere dal prevedere uno spazio ricettivo, unendo due grandi tradizioni della Puglia da sempre terra di vino e di accoglienza”.
Se, dunque, mancherà il coinvolgimento di tutti e cinque i sensi, questo tour virtuale dimostra, in ogni caso, la flessibilità delle cantine in un momento di emergenza e, come afferma l’Assessore all’Industria turistica e culturale Loredana Capone, “Serve sicuramente a tenere vivo il desiderio da parte dei winelover di venire in Puglia per un giro fra le cantine. L’enoturismo rappresenta un trait d’union ideale tra agricoltura e turismo, consentendo di sviluppare un’offerta in grado di valorizzare il territorio”.
Del resto, secondo un’analisi di WineNews, durante il lockdown le vendite di vino sono cresciute, nel complesso, del 5,8% sullo stesso periodo del 2019, con una forte accelerazione nelle ultime settimane di marzo. “Questi numeri non vanno certo a compensare le perdite sofferte negli altri canali – osserva Capone –, come la brusca riduzione delle vendite nei bar, ristoranti, alberghi, agriturismi e la perdita di una parte consistente delle vendite dirette in cantina a causa dell’azzeramento del turismo. Senza dimenticare il contraccolpo causato dal calo dell’export e dall’azzeramento della socialità e, quindi, dall’assenza di degustazioni, aperitivi, celebrazioni, feste ed eventi. Il turismo enogastronomico, comunque, ritroverà i suoi spazi. Molte cose non saranno più come prima, certo. Per questo serve la capacità di cambiare e sapersi riadattare. Per rilanciare l’enoturismo sarà necessario vivere il cambiamento come un’opportunità per riposizionarsi sul mercato, perfezionare l’offerta dei vini pugliesi, con il criterio della qualità”.

Mariangela Molinari

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