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Capasanta raddoppia in Costa d’Amalfi

05/06/2024

Capasanta raddoppia in Costa d’Amalfi

A due anni dall’apertura del ristorante Capasanta a Pompei, il giovane chef Paolo Del Giudice raddoppia e apre un altro ristorante a Maiori, in Costa d’Amalfi. Inserito all’interno dell’affascinante contesto di Villa Pandora, propone un menù similare al primo, ma al contempo pensato anche per una clientela internazionale.

Aperto sia per gli ospiti dell’hotel che agli esterni, la sua è una gestione che abbraccia tutto il food della struttura: dalla colazione alla cena passando per la mixology, la quale ha sempre avuto un ruolo importante nel giovane concept.

Villa Pandora alla Terrazza Superiore Villa Pandora alla Terrazza Superiore

Il percorso di Paolo Del Giudice

Classe 1993, lo chef Paolo Del Giudice ha scelto presto la cucina. Dapprima l’Istituto Alberghiero di Vico Equense poi l’Alma. L’incontro con lo chef Claudio Sadler avviene proprio per il suo stage di formazione, ma le sue esperienze stellate non finiscono qui, segue anche quella a La Torre del Saracino di Gennaro Esposito

Una parentesi londinese lo vede a L’Olivo restaurant, il ritorno in Italia è proprio da Sadler dove diventa secondo chef. A Milano, al Barmare, la prima esperienza come Executive chef e il desiderio di ritornare a casa che non si spegne.

Sunto delle sue esperienze e del suo modo di fare cucina è Capasanta, un restaurant e cocktail bar a Pompei, che strizza l’occhio ad un’offerta che guarda alle città cosmopolite.

Luca Cozzolino e Paolo Del GiudiceLuca Cozzolino e Paolo Del Giudice

La cucina del Capasanta di Maiori

A tradurre le linee guida dello chef Paolo Del Giudice è un altro giovane e talentuoso chef, Luca Cozzolino, classe 1997. Lo chef resident del Capasanta Maiori ha al suo attivo esperienze in diversi ristoranti della zona vesuviana e di Capri, tra cui a Il Riccio del Capri Palace di Anacapri.

Al centro una cucina fortemente materica, dove è l’ingrediente che resta il protagonista del piatto. In prevalenza pesce, servito spesso crudo, anche se non mancano proposte alternative adatte ad un’offerta che apre una finestra sulla costiera amalfitana, ma anche sull’Italia intera.

Tartare di tonnoTartare di tonno

Tra i carpacci spiccano quello di ricciola con agrumi, lime e pepe rosa e quello di capasanta con maionese alla senape, cetriolo al lampone e salsa di arachidi. Ancora crudo con delle ottime tartare, il tonno si accompagna ad una maionese al pomodoro, al fior di cappero e alla polvere di olive nere, mentre quella di manzo viene denominata “Fai tu”. In quest’ultima una serie di salse e di spezie consentono all’ospite di creare la propria ricetta perfetta.

Salta all’occhio nel menù la presenza degli ‘ndunderi serviti con limone e ragout di coccio. Un tipo di pasta (si tratta di gnocchi di ricotta tipici di Minori) che rappresenta il territorio ed è narrazione pura per chi arriva da lontano.

Pancia di maialinoPancia di maialino

Tra i secondi tanto pesce ma anche carne. Non mancano classici come la pancia di maiale servita con le scarole alla napoletana e la salsa di piennolo. Una cucina glocal quanto basta, rivisitata quanto basta.

Infatti, ecco che tra i dolci fa capolino il babà accompagnato rigorosamente dai limoni della Costa d’Amalfi, prodotto che caratterizza gusto, paesaggio e storia.

 

Capasanta Maiori c/o Hotel Villa Pandora
Strada Statale Amalfitana, 25 - Maiori (SA)
Tel. 089 877966

a cura di

Antonella Petitti

Giornalista, autrice e sommelier. Collabora con diverse testate, tra radio, web e carta stampata. Ama declinare la sua passione per il cibo e i viaggi senza dimenticare la sostenibilità. Sempre più “foodtrotter” è convinta che non v’è cibo senza territorio e viceversa.

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