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Case history: Ca’puccino reinventa la pausa caffè

08/01/2014

Case history: Ca’puccino reinventa la pausa caffè
“Dal primo caffè del mattino all’aperitivo della sera” recita la frase scritta in corsivo sulla vetrina. Siamo a Milano e il concetto di “pausa” è relativo. Ma qui il desiderio di fermarsi si dilata. E qui è Ca’puccino, l’ultimo nato del gruppo di coffee shop con cucina ideato da Giacomo Moncalvo.

11 punti vendita in Italia e 4 a Londra, 5 milioni di tazze di caffè e cappuccino servite ogni anno, 16 milioni di euro di fatturato: numeri più che sorprendenti per un ragazzo poco più che trentenne. Moncalvo è piemontese, precisamente di Serravalle Scrivia, e per qualche tempo si occupa dei supermercati di famiglia, fino a quando arriva il giorno della svolta, della sfida al concetto di “pausa caffè all’italiana”, e si inventa un modello nuovo, dove l’alta qualità dei prodotti si somma alle diverse occasioni di consumo fuori casa in un progetto di impresa che copre tutti i momenti della giornata, appunto dal primo caffè del mattino all’aperitivo della sera.

Il coffee shop di Milano si trova in Via Malpighi 1, in zona Porta Venezia, e Giacomo Moncalvo, insieme al cognato Maurizio Raviolo, già pensano ad altre dieci aperture nei prossimi due anni, dimostrando con i fatti che, nonostante tutto, è ancora possibile creare un’impresa produttiva. I punti di forza di Ca’puccino partono innanzi tutto dall’idea e dal modo in cui si è stati capaci di declinarla: dedizione al lavoro, selezione accurata dei prodotti, ottimo caffè a miscela esclusiva 100%Arabica dei migliori raccolti tra Sud Ameria e India, collocazione strategica.

Ca’puccino Milano si estende su 200 metri quadrati dove il wifi è gratuito e chiunque, dall’uomo d’affari allo studente, dalla signora alla coppia, può trovare ciò che fa per sé: a soddisfare le voglie di dolce e salato pensa l’executive chef Roberto Quaglia, con la consulenza dei pasticceri Salvatore De Riso e Luca Montersino (di quest’ultimo è la selezione di pasticceria salata da gustare come aperitivo);  il cioccolato Venchi, la mozzarella di bufala del caseificio Mandara, la focaccia di Recco del Panificio Tossini di Recco sono solo esempi dell’alto standard qualitativo proposto . E in sala? Personale preparato, attento e gentile, il che non guasta, anzi, fidelizza.

Passate di lì ed entrate… chissà, magari ad uno di quei tavoli troverete ispirazione per la Vostra idea innovativa… davanti ad un buon caffè.

Alessandra Locatelli
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