È un Piemonte profondo e intenso quello che si sta delineando ai nostri occhi. Un Piemonte che si offre al visitatore con un profilo di altissimo spessore.
La Casa della Piemontese è il luogo che non ti aspetti. È l’apoteosi del legame con la storia del territorio perché qui sono riuniti i concetti base dell’economia agricola della ragione. L’allevamento bovino, nel cuneese, è tradizione e storia, è maestria e eccellenza. La carne bovina è immancabile nella sua cultura culinaria, e la razza Piemontese famosa e apprezzata per le sue peculiarità.
Andrea Quaglino, direttore di Anaborabi - l’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese – ci accompagna tra le sale di questa “casa” affascinante, un vero e proprio museo dell’allevamento che sorge a Carrù ed è tappa obbligata per i turisti gourmand che frequentano la zona.
Situato accanto alla sede dell’associazione, con le stalle e il centro direzionale di ricerca, la casa della Piemontese è: “Il cuore pulsante delle 4200 imprese e famiglie che allevano i bovini di razza Piemontese – spiega Quaglino – e testimonia la lungimiranza delle nostre genti, il percorso scientifico, la capacità di tramandare la cultura dell’allevamento elevandolo e tutelandolo nelle sue specificità”.
Al piano terra dell’edificio, progettato e inaugurato nel 2013, e lentamente lungo la scala che porta al piano superiore, si accede a un percorso multimediale che racconta la storia delle tecniche di allevamento, il mondo degli allevatori di ieri e di oggi, momenti della vita contadina e caratteristiche della razza Piemontese, famosa per la sua carne tenera, magra e delicata, ideale da gustare cruda, pensiamo alla tartare, al carpaccio; oppure da cucinare a lunga cottura, come non ricordare il famoso bollito alla piemontese servito col bagnèt.
Per l’occasione, il menù prevede una proposta insolita – ça va sans dire – ossia tomawak di vacca vecchia piemontese alla brace. Ebbene sì, la vacca piemontese, adulta e frollata, diventa irresistibile prelibatezza ma, magra com’è, – spiega Andrea Quaglino – deve essere cucinata alla perfezione, appena scottata per conservare la sua tenerezza. Esperimento perfettamente riuscito grazie alla maestria dello chef Luca Politano.