E’ quanto è accaduto a Piero Billia, cuoco trentino, da anni attivissimo segretario di Unione Cuochi della Val d' Aosta, associazione di cui recentemente abbiamo raccontato la vivace attività, attraverso il suo presidente, Gianluca Masullo.
“I miei tanti contatti quotidiani con professionisti del nostro settore e aziende mi hanno portato, negli anni, a diventare un punto di riferimento involontario per chi cercava e offriva lavoro. Nulla di strutturato, mi limitavo a traferire a voce le diverse necessità che coglievo” – racconta Piero Billia.
Questo finché non si entra in quel tribolato 2020, che si connota con una crisi profonda per aziende e lavoratori fermi per diversi mesi, “fino a giugno quando – prosegue Pietro – il lavoro riparte a mille e molte aziende si trovano ad avere bisogno rapidamente di implementare il proprio personale”.
In quel periodo Pietro aveva trovato lavoro in un rifugio a 2700 mt di altitudine e si trovava materialmente impossibilitato ad essere di aiuto per chi lo contattava.
Rammaricato e consapevole che occorreva darsi metodo, individuando una soluzione percorribile e sicura, Pietro ha pensato di “creare un paniere sempre attivo di aziende, cuochi, camerieri, sommelier, barman - che cerchino/offrano lavoro in Val d’Aosta -, attraverso l’apertura di un gruppo facebook “Lavoro/Extra Unione Cuochi VdA Brigate Cucina/Sala/Bar“:https://www.facebook.com/groups/2785383755036319
Ciò che ha reso questa scelta vincente è la modalità di gestione della pagina non aperta indistintamente a chiunque ma solo alle persone autorizzate, in quanto firmatarie di un regolamento oltre che della privacy. Questo ha consentito di creare un gruppo coeso e attivo che – dovendo attenersi alle regole - non si perde nel divagare su altro.
“Chi ottiene l’accesso – spiega Pietro Bilia – può inserire gli annunci in modo autonomo oppure candidarsi a offerte di suo interesse senza costi e in tempo reale. Per garantire che tutto scorra in maniera regolare è certamente necessaria una supervisione, a partire dal verifica della correttezza delle procedure richieste fino all’inserimento delle new entry (aziende e professionisti) nel gruppo, e poi l’attenzione alle domande che vengono pubblicate che siano regolari ma anche, conoscendo sia candidati che aziende, l’invito a candidarsi alle domande stesse. E ancora tenere alta l’attenzione sui comportamenti dei membri del gruppo mettendoli in pausa o espellendoli se non rispettano le regole.
In una situazione in cui ci sono tutti gli strumenti per autoregolamentarsi è più cha mai necessaria la figura di un arbitro, che se non occorre può rimanere anche silente.
“Una volta alla settimana – spiega Piero Billia – predispongo un controllo telefonico alle aziende che hanno inserito un annuncio, controllando le candidature e l’effettivo successo dell’annuncio.
Nel caso non abbiano ancora concluso la loro ricerca le invito ad allargarla fuori dal gruppo creando un’offerta di lavoro a nome dell’Unione Regionale Cuochi Val d’Aosta. Questo consente all’azienda di avere candidati nuovi, non registrati, e consente al nostro gruppo, Unione Regionale Cuochi Val d'Aosta, di farsi conoscere”.