OSA, acronimo di Olio Spazio Aperto, è il luogo che ha aperto ufficialmente i battenti il 19 giugno a Milano, in un incantevole cortile interno al nr. 72 dell'Alzaia Naviglio Grande.
Un locale foderato di bottiglie di buon olio prodotto da aziende agricole italiane condotte da donne, un quadrato che sarà laboratorio di idee, di saperi e sapori.
La casa, finalmente, dell'Associazione Donne dell'Olio, che riunisce un gruppo di produttrici, amiche, capitanate dalla presidente
Gabriella Stansfield, che tenacemente hanno capito che fare rete, fare sistema è il modo migliore per lavorare e vivere meglio.
Cerimoniere
Luigi Caricato, il miglior amante dell'olio, che ha sottolineato come, non solo affidarsi alla donna è un riconoscimento alla supremazia matriarcale della nostra società, ma anche un viatico per sciogliere le frizioni che attraversano il mondo oleario. Niente meglio dell'olio per ungere meccanismi inceppati, niente di meglio della tempra forte e dolce di una donna per far crescere un movimento.
Nel corso dell'inaugurazione è stato presentato anche un progetto multimediale, a cura di Intoote e grazie al tratto di
Valerio Marini, con la nascita di un personaggio interattivo, chiamato
Olivia, che con una semplice App può interloquire con chiunque si avvicini a questo mondo e voglia approfondire la conoscenza di prodotto e associativa.
Segno di dinamismo e di saper adeguarsi ad un mondo in rapido movimento dove le informazioni devono essere rese fruibili nel modo più semplice e diffuso possibile, specie in un settore dove l'ignoranza, la non conoscenza, è ancora elevata, sia per scarsa attenzione dei consumatori che per colpevole ritrosia del mondo della produzione ed ancor più forse di quello distributivo.
Un ringraziamento, dunque, alle donne che osano e rompono gli schemi dimostrando di essere sempre un passo avanti.
http://www.donnedellolio.it
Aldo Palaoro