È bastato “salvare” il cibo di cinque mense per evitare lo spreco di nove milioni di litri d’acqua, il consumo di risorse pari a più di 127.000 metri quadrati di terreno, la mancata liberazione nell’atmosfera di più di 15.000 chilogrammi di anidride carbonica equivalente, per la cui neutralizzazione sarebbe necessaria una superficie di boschi pari a circa 28 campi da calcio.
I risultati sono stati ottenuti dal progetto ‘CiboAmico’, un progetto realizzato dal gruppo Hera, con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione di Concerta, che gestisce le mense di Hera.
Partito quindici mesi fa nella mensa aziendale Hera di viale Berti Pichat a Bologna, si è poi esteso alle mense Hera di Granarolo dell’Emilia, Imola, Rimini e Ferrara, fino ad ottenere oltre 3,6 tonnellate di prodotti cotti e crudi recuperati da Hera nel 2011.
“Sono 35 i pasti completi al giorno recuperati nelle cinque mense, per circa novemila all’anno e donati a onlus del territorio con conseguenti benefici sociali, economici e ambientali, a partire dalla prevenzione della produzione di rifiuti e dal riutilizzo delle eccedenze” spiega la nota del gruppo bolognese specializzato nei servizi energetici e ambientali.