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Cibus 2016, qualità italiana

21/04/2016

Cibus 2016, qualità italiana
“Se le imprese alimentari italiane sono cresciute in questi ultimi trent’anni – esordisce Gian Domenico Auricchio – lo devono in parte al Cibus, un’idea geniale che ha creato una piattaforma da cui decollare per conquistare il mondo”. Presentando a Milano la nuova edizione della fiera che si svolge a Parma ogni due anni, il presidente Auricchio ne ha sottolineato l’importanza per l’industria alimentare italiana, che rappresenta il valore di un Paese intero. Per simboleggiare questo valore i visitatori si troveranno davanti a un ingresso rinnovato: il padiglione Cibus è Italia che tanto successo ha riscosso a Expo 2015 sarà, infatti, la porta d’accesso alla manifestazione. Proprio il “dopo Expo” è il cardine, lo afferma il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia: “Perché si sono create enormi aspettative e oggi, tutto il mondo, ci chiede collaborazione e vuole i nostri prodotti, tanto che è difficile soddisfare le attese. Occorre uno sforzo enorme per arrivare sugli scaffali di tutti coloro che ce lo chiedono e le parole chiave per farlo sono: qualità, contenuti di servizio e logistica. Per farlo c’è un solo mezzo ed è organizzarsi per crescere. Comunicare è fondamentale, e per questo è strategico il ruolo di una fiera come Cibus che presenta il made in Italy e la qualità italiana, ben altra cosa delle fiere internazionali basate sulle commodity”. Con 3mila aziende espositrici, Cibus si prepara a diventare una piattaforma permanente per la promozione all’estero: “Delle nostre aziende, che sono espressione del made in Italy – ribadisce Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – alle quali daremo il vantaggio competitivo di una fiera che rappresenti, rimanendo nel suo ambito, il nostro reale bagaglio di competenze lungo tutte le filiere”.
Cibus 2016, qualità italiana
Da sinistra: Simona Caselli, assessore agricoltura Emilia-Romagna; Antonio Ceglie, Ceo Fiere di Parma; Luigi Scordamaglia, presidente Federalimentare; Giandomenico Auricchio, presidente Fiere di Parma

Si attendono 70mila visitatori, dal 9 al 12 maggio a Parma, di cui 15mila dall’estero e 2mila top buyer da tutto il mondo; su un’area di 130mila metri quadri affronteranno un programma folto di eventi e convegni, troveranno centinaia di innovazioni di prodotto e spazi rinnovati.
Tra gli appuntamenti più significativi l’Assemblea Pubblica di Federalimentare  che avrà come tema la capacità delle aziende di innovare e rinnovarsi per superare le sfide economiche del momento e un fuorisalone che mira a esaltare la creatività del distretto agroalimentare di Parma, città recentemente nominata ufficialmente Citta Creativa Unesco per la Gastronomia.
Si inserisce nel contesto la seconda edizione del World Food Research and Innovation Forum, promosso dalla Regione Emilia Romagna e dal MIPAAF, che avrà come tema principale la legacy di Expo 2015 e la Carta di Milano.

Marina Caccialanza
marina.caccialanza@salaecucina.it

 

 
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