Cibus diventa annuale.
Fiere di Parma e Federalimentare presentano
Cibus Connect, il nuovo format che alternerà la storica manifestazione coniugando il momento espositivo con quello business B2B e convegnistico allo scopo di divulgare temi di attualità e retail internazionale. La prima edizione di
Cibus Connect si svolgerà il 12 e 13 aprile prossimi con una selezione su due padiglioni di 500 aziende alimentari esclusivamente italiane e 50 produttori proposti da
Slow Food.
Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentari, definisce lo scopo del progetto: “Una strategia per comunicare il valore dell’industria alimentare italiana come sostenibilità e qualità. Un modello riconosciuto a livello internazionale e leva importante per il rilancio economico e occupazionale del nostro Paese. La lezione di Expo ci ha insegnato come la reputazione del settore alimentare italiano sia un patrimonio unico che
Cibus è in grado di comunicare al mondo con trasparenza ed efficienza. Per questo motivo è fondamentale estendere il messaggio a tutti i target di riferimento, buyer, giornalisti e investitori, che potranno trovare in
Cibus Connect un momento d’incontro di enorme interesse”.
Di rilevante importanza strategica si rivela l’accordo tra
Federalimentari e Fiere di Parma nel riconoscimento del polo fieristico quale luogo ideale grazie a un quartiere tra i più moderni in Europa e a una direzione competente e motivata. “
Cibus Connect sarà il test per un format fieristico breve – spiega
Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – e chiavi in mano, focalizzato su business matching e networking. Il primato di
Cibus come piattaforma per l’internazionalizzazione del made in Italy alimentare è stato confermato dai successi recenti, Expo in primis, e predispone favorevolmente allo sviluppo futuro”.
Un’area attrezzata e moderna, un progetto di miglioramento della viabilità e un’organizzazione studiata in sinergia con
Vinitaly per favorire un incoming sistematico di circa 700 top buyer da ogni parte del mondo con un programma dedicato, inoltre, alla divulgazione e alla formazione con convegni, forum e workshop tra i quali spicca il Forum “Posizionamento del Made in Italy agroalimentare rispetto all’evoluzione dei consumi” organizzato in collaborazione con
The European House – Ambrosetti, per comunicare il valore di un settore che
Valerio De Molli ha definito “Dimostrazione di resilienza e vitalità con una produzione industriale, per l’alimentare, cresciuta di più di 5 punti percentuali negli ultimi quindici anni contro il calo generale intorno ai 20 punti: 135 miliardi di fatturato e più di 35 miliardi di esportazioni: un vero motore del sistema Paese”.
Slow Food partecipa a
Cibus Connect con 50 aziende a seguito di una precisa richiesta delle stesse per ottenere un aiuto commerciale che possa supportarle nel diffondere i principi di tutela della biodiversità e nell’educazione alimentare dei cittadini, da sempre missione primaria dei Presidi.
Nei due giorni della manifestazione si svolgeranno numerosi incontri e workshop dedicati alle filiere produttive per approfondire lo scenario competitivo globale e temi di attualità in ambito food & retail e il
Forum mondiale dedicato alle Indicazioni Geografiche organizzato dal
Ministero delle politiche agricole Italiano e dalla Regione Emilia Romagna con il patrocinio della
Commissione Europea.
Marina Caccialanza