In una assise di agricoltori che ha gremito il Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia, il presidente di Coldiretti, Sergio Marini, il 16 marzo scorso ha ricordato l’importanza del progetto “Campagna Amica”. Un progetto per tutelare gli agricoltori italiani e garantire un futuro dignitoso in un contesto economico globale sempre più difficile e competitivo. Con “Campagna Amica” ha ricordato Marini, la Coldiretti ha avuto il coraggio di guardare lontano, di proiettarsi nel futuro, di credere in una agricoltura di qualità. Marini ha poi definito il progetto “ambizioso e avvincente” , in cui la fondazione, nata meno di due anni fa, conta oggi circa 800 mila aziende agricole associate e un fatturato alla produzione di oltre 2 miliardi di euro.
In occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la Coldiretti non a caso ha scelto la città emiliana per organizzare una manifestazione di respiro nazionale. In un incontro intitolato “Filiera agricola tutta italiana” sono stati chiamati al confronto Pierluigi Guarise, presidente dei Consorzi Agrari d’Italia, Angelo Barbieri, presidente di Fits, la filiera italiana di trading seminativi, Pietro Pagliuca, consigliere delegato del Consorzio nazionale produttori, Paolo Martin, responsabile delle energie rinnovabili di Cai, Michele Falagiani, responsabile della retre Cai (Consorzi Agrari Italiani) , l’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, Mauro Tonello, presidente Emilia Romagna di Coldiretti e appunto Sergio Marini, presidente nazionale di Coldiretti.
I ragionamenti emersi hanno evidenziato che “non può esserci cultura del cibo senza agricoltura” e che i prezzi dei prodotti agricoli non possono non tenere conto dei costi alla produzione. E ancora: quando si parla di prodotto italiano questo deve essere certificato e riportato in etichetta, senza mistificazioni e inganni. Argomenti che non hanno lasciato dubbi negli agricoltori arrivati a Reggio Emilia per festeggiare i 150 Anni dell’Unità d’Italia a modo loro, ossia coi prodotti del Mercato di Campagna Amica colorando di giallo la città. Un modo per far capire che si può arrivare direttamente al consumatore finale saltando costosi passaggi della filiera. Uno degli scopi principali del progetto di Coldiretti che tanto piace alle famiglie italiane, ma che fa storcere il naso alla distribuzione e molta parte dell’industria.
Roberto Martinelli
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