Questa è diversa, saranno giorni di confronto e il ricco calendario dei convegni è lo specchio della situazione; saranno giorni, perché no, di ottimismo, debole finché si vuole, perché il vino è ottimismo, è un prodotto della terra che, nonostante tutto il male che ha subito dall’uomo in questi ultimi cinquant’anni, sa reagire, sa come andare avanti e i viticoltori questo lo sanno bene.
Infatti anche i modi per fare il vino sono cambiati, c’è più rispetto della vigna, c’è più rispetto dell’ambiente, c’è il massimo rispetto del paesaggio quando si tratta del vino.