Chi l’avrebbe mai detto che l’iPad potesse diventare uno strumento di promozione dei vini e dei menù nella ristorazione?
In America è già un successo e anche in Italia l’idea sta decollando: pionieri, in questa nuova tendenza tecnologica, il ristorante torinese “La Credenza” di Giovanni Grasso e Igor Macchia e “Da Vittorio” di Brusaporto, tre stelle Michelin.
La tavoletta elettronica non solo è facile e divertente da utilizzare, ma è un gigantesco balzo in avanti in velocità e convenienza rispetto ai vecchi dei listini cartacei. E ancor più importante è il fatto che per alcuni operatori questo progresso tecnologico sia portatore di aumenti delle vendite di vino. I clienti americani con l’applicazione creata da Bone’s selezionano le bottiglie con il profilo aromatico, affinità di cibo e di prezzo che più gli aggradano e così sono disposti a spendere oltre il 10% in più in bottiglie rispetto a prima dell’avvento della carta digitale.
Quali sono le applicazioni? Dopo Sommelier DiVino, disponibile per Apple iPhone, iPod touch e per iPad che fornisce un elenco completo di vini adatti a quel piatto, è uscita iPadMenu che consente al ristoratore di affrontare tutto il lavoro di organizzazione e di gestione (menù, carte vini e birre, magazzino, eventi ecc.).
Con pochi e semplici passaggi, si possono abilitare e disabilitare tutti i prodotti, impostare prezzi e abbinamenti, comporre menù alla carta, menù del giorno, menù degustazione.
La guida dell’iPad dichiara che “non sostituirà il sommelier, ma rende la scelta di una bottiglia di vino più interessante rispetto ad una lista cartacea”. Una precisazione che è soprattutto un augurio… Anche perché il prossimo passo potrebbe essere l’ordine inviato via wireless in cucina – cosa che a Sidney avviene già – per fare a meno del maitre di sala. Del resto, se l’investimento comporta l’acquisto di un iPad per ciascun tavolo, occorrerà pure ammortizzare il costo!