La macchina, brevettata e chiamata AT dalle iniziali dei loro cognomi, è diventata un punto di attrazione a Moncalieri. I 97 impasti diversi che ogni sera vengono proposti una ricchezza gastronomica ineguagliata. “Ogni volta che sperimentiamo un nuovo impasto – spiega Jessica – e siamo curiosi, non ci piace l’idea di accantonarlo e quindi entra in menu; ogni ricetta che creiamo per una start up o un corso di formazione diventa un elemento in carta. Sono tanti impasti, è vero, ma riusciamo in questo modo a coprire tutti i gusti, a valorizzare ogni singolo ingrediente che li accompagna, come i diversi tipi di pomodoro”.
Un locale con una sua identità, quindi, non una pizzeria nel senso comune del termine ma un luogo originale, un ambiente comodo ed elegante dove il cliente si senta a proprio agio, dove possa, senza fretta, assaporare una pizza unica realizzata con ingredienti di altissima qualità, gusti antichi di Slow Food o innovativi come i germogli di soia, la crema di ceci, come il pesce o le carni. Accostamenti originali ma mai azzardati, armonici e piacevoli. Com’era…è, per adesso apre solo la sera e offre una settantina di coperti, ma: “Ci stiamo ancora lavorando – spiega Luigi Acciaio – e presto apriremo altri 3 locali nella zona, perché il Piemonte è un’area ideale per noi dove la clientela è ricettiva, i palati esigenti ma curiosi, l’accoglienza straordinaria. La gente vuole qualità e noi offriamo qualità altissima. La gente vuole stare bene, e noi offriamo piacere e salute. Il cliente cerca stile e comodità, e da noi trova tutto questo, non conta il prezzo”.