Per la prima volta il Forum sulla dieta mediterranea di Imperia ha proclamato la necessità di istituire al più presto un insieme di regole condivise e un percorso di tracciabilità dei prodotti che costituiscono la dieta mediterranea, patrimonio dell’Unesco e alla base di uno stile di vita salutare. Il primo passo potrebbe essere la candidatura del paesaggio olivicolo del mediterraneo nel patrimonio immateriale dell’Unesco, come sostenuto da Enrico Lupi, presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio e della Rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo.
"Il concetto di dieta mediterranea non è sinonimo soltanto di abitudini alimentari ma anche di tutto il background storico, il senso di appartenenza a un territorio e la cultura che caratterizza i vari paesi che la riconoscono come stile di vita - sono le parole di Pierluigi Petrillo, della commissione italiana per l’Unesco - Per rendere questo valore riconoscibile il modo migliore sarebbe identificarlo con un marchio. Il Forum di Imperia si muove bene in questa direzione, proponendo una serie di regole condivise tra mondo imprenditoriale e istituzioni".
Un obiettivo che non deve restare solo sulla carta, secondo i partecipanti del forum, ma che deve al più presto prender forma in un marchio riconoscibile, che recherà il logo Unesco e la frase “Dieta mediterranea, patrimonio dell’umanità”. Le norme per poter usufruire del marchio sono attualmente allo studio del Ministero delle politiche agricole e della Commissione per l’Unesco.
Nel corso del Forum, Enrico Lupi ha infine annunciato la creazione di una Fondazione dieta mediterranea, deputata alla governance del logo e alla realizzazione di un’adeguata campagna di marketing che ne prepari la diffusione e rafforzi il legame con i valori proclamati dall’Unesco.