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Confini a Pozzuoli

08/01/2024

Confini a Pozzuoli

In foto Antonio Ippolito, Giorgio Vanacore e Giovanni Conturso


La vista è suggestiva, Confini si affaccia proprio sul Golfo di Pozzuoli. Luogo di mistero e di fascino, città ricca di storia e con un inestimabile patrimonio naturalistico. Ma sedersi ad uno dei suoi tavoli significa scegliere di viaggiare, attraverso il gusto ovviamente. Questo giovane ristorante, nato nel luglio 2022, ritrova nel suo nome la sua mission e la sua ispirazione.
Non sono portato per le privazioni” si legge sulle prime pagine del menù, “la vita, l’unica esperienza da vivere senza confini”.

In effetti, il desiderio dei tre giovani imprenditori che gli hanno dato vita, Antonio Ippolito, Giovanni Conturso e Carmine Ferrara, è proprio quello di abbattere ogni limite geografico.

Una cucina internazionale che gioca con le commistioni, portando il commensale a continue suggestioni, scoperte, ricordi di viaggi. Una piccola ed accogliente sala interna apre a quella esterna verandata, una cinquantina di posti in totale. Anche il beverage non si sottrae ad una geografia del piacere. Gli abbinamenti sono innumerevoli e affatto convenzionali, una ricca carta di vini, ma anche birre artigianali che campeggiano senza timori accanto a sakè, distillati e cocktails.

Sala interna ConfiniSala interna Confini

Lo chef Giorgio Vanacore

Sin dagli anni degli studi all’Istituto Alberghiero Rossini di Napoli ha iniziato a fare esperienza in alcuni ristoranti della zona. Classe 1998 e una voglia matta di esprimersi attraverso una cucina “senza confini”. Lo chef Giorgio Vanacore ha partecipato a diversi progetti scolastici, tra cui un evento presso l’Ambasciata della Repubblica Italiana di Rabat, in Marocco. Forti radici napoletane, ma anche uno sguardo aperto sul mondo, tipico della sua giovane età. Sous chef presso il ristorante Il Buco, poi chef al Liquid House, dallo scorso anno è approdato da Confini. 

Dal menu: Gnocchi con zucca, sconcigli e olio al coriandoloDal menu: Gnocchi con zucca, sconcigli e olio al coriandolo

A tavola da Confini

È l’esperienza di vita spagnola di uno dei soci ad aver ispirato la filosofia di Confini. Un luogo gastronomico dove non vi sono limiti geografici, se non il famoso chilometro buono. Un indirizzo in cui non ci sono percorsi predeterminati: si può sorseggiare soltanto un cocktail, scegliere di godersi un ricco aperitivo, ma anche una cena piena di soprese. Il menù si divide in antipasti, principali, crudi e dolci, da abbinare con creatività. Si parte e si arriva dove si vuole, ognuno (in fondo) vive il viaggio (anche quello culinario) a modo proprio.

Dal menu: Mozzarella StoriesDal menu: Mozzarella Stories

Tra gli antipasti diritto di nomina per Mozzarella Stories (sfera di mazzancolle blu ripiena di mozzarella di bufala con emulsione di pomodorini del piennolo, zeste di limone, erba cipollina e crostini di pane al timo), Ventresca in shabu (tirados di tonno servito con olio bollente aromatizzato in salsa ponzu), Croquetas vegetariana (croquetas con fagiolini, anacardi e lime, impanato in nachos e servito con salsa ajoli) e il Bad Bun (panino con tonno scottato, provola e friarielli).

Tra i principali vanno citati gli gnocchi. Qui, quando disponibili, vengono serviti con gli sconcigli, la zucca e l’olio di coriandolo. Anche la triglia diventa frontiera e incontra provola, friarielli e salsa teriyaki. Fanno capolino tra le proposte anche gli jiaozi, i famosi ravioli cinesi a mezzaluna. Ma è il ripieno a mantenere salde le radici nel napoletano, niente maiale e nemmeno gamberetti, qui dentro c’è tutto il gusto della localissima Nerano.


 

Confini
Via Napoli, 221 – Pozzuoli (NA)
081.3599202  
Aperto tutte le sere, di domenica da mezzogiorno alle ore 18

a cura di

Antonella Petitti

Giornalista, autrice e sommelier. Collabora con diverse testate, tra radio, web e carta stampata. Ama declinare la sua passione per il cibo e i viaggi senza dimenticare la sostenibilità. Sempre più “foodtrotter” è convinta che non v’è cibo senza territorio e viceversa.

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