La lotta in difesa dell’autenticità dei prodotti che identificano il Made in Italy nel mondo è uno degli obiettivi più ostici ma anche imprescindibili da perseguire nel settore dell’agroalimentare. Se si calcola che il fenomeno della contraffazione pesa ogni anno circa 60 miliardi di euro, a discapito di quell’ "Italian Sounding” che ovunque ci invidiano, è facile capire quando la lotta dei Consorzi di Tutela in difesa della qualità, del lavoro e dei consumatori, sia un impegno sempre più quotidiano e capillare.
L’ultima battaglia in ordine di tempo, contro un tentativo di contraffazione è stata vinta ad ANUGA, la fiera internazionale del food a Colonia, in Germania, conclusasi in questi giorni.
I Consorzi di Tutela del Formaggio Asiago, del Parmigiano Reggiano e del Pecorino Romano ad Anuga hanno congiuntamente richiesto alle autorità tedesche il sequestro immediato di falsi Asiago, Parmigiano Reggiano con denominazione “parmesan” e Pecorino Romano con denominazione “romano”, prodotti e presentati da una ditta statunitense. La legislazione nazionale e comunitaria prevede l’obbligo di tutela delle DOP “ex-officio” in tutti gli Stati membri della UE, pertanto l’intervento dei legali dei Consorzi non si è fatto attendere.
Il presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago DOP, Roberto Gasparini ha sottolineato “l’efficacia dell’azione tempestiva e congiunta e il ruolo del Consorzio che tutela, in tutta Europa, marchi di proprietà pubblica e, quindi, di interesse collettivo. Una tutela che deve andare, sempre più, di pari passo con un forte impegno rivolto a diffondere la cultura del prodotto DOP, fatta di patrimoni unici e identitari.”
“Il nuovo sequestro avvenuto nell’ambito di una delle più prestigiose rassegne mondiali dell’agroalimentare e il deciso intervento dei Consorzi di tutela – ha aggiunto il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai – ci auguriamo serva a scoraggiare i fenomeni di questa natura che continuano a consumarsi fuori e dentro i confini europei: anche per questo è però importante che alla nostra azione si affianchi un sistema di norme più incisivo in termini di riconoscimento delle Dop e di repressione delle frodi a livello mondiale, perché è a questo che si lega una più efficace tutela degli interessi di produttori e consumatori”.
Messaggio ribadito anche da Gianni Maoddi, Presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano DOP: “Speriamo che il nostro esempio sia seguito da tanti e che venga accompagnato dal sostegno pieno delle Istituzioni”.
Su cosa puntare allora nell’immediato futuro per salvaguardare l’autenticità e i valori che il made in Italy comunica con i suoi prodotti? Sicuramente una più efficiente rete di controllo del territorio nazionale ed estero e maggiori azioni congiunte di tutela, ma anche sulla capacità critica da parte dei consumatori, sempre più informati e capaci di riconoscere un prodotto originale da un’imitazione.