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Consumi pasta in Italia presentati al World Pasta Day

18/02/2011

Consumi pasta in Italia presentati al World Pasta Day
Consumi pasta in Italia presentati al World Pasta Day
I dati sul consumo di pasta in Italia sono stati presentati di recente in occasione del tredicesimo World Pasta Day a Rio de Janeiro.

In Italia lo scorso anno si sono consumati ben 1.5 milioni di tonnellate di pasta, circa 26 Kg a testa, contro una media mondiale di 7/8 Kg. Più del doppio rispetto al consumo del Venezuela, secondo con 12 chilogrammi, davanti a Tunisia (11,7 kg) e Grecia (10,4 kg).

Secondo il Censis, sono oltre 2 milioni gli italiani che la mangiano tutti i giorni a pranzo e cena. In 10 anni la produzione di pasta a livello mondiale è passata da circa 7 a 12 milioni di tonnellate.

In quest’ambito, l’Italia si conferma prima per produzione, potenzialità produttiva, consumo pro capite ed esportazioni. Con 3,2 milioni di tonnellate prodotti rappresentiamo il 26% circa della produzione mondiale e il 75% della produzione Ue. In altre parole, un piatto di pasta su 4 mangiati nel mondo e 3 su 4 in Europa è fatto con pasta italiana.

Nella classifica dei mercati esteri di pasta italiana si conferma al primo posto la Germania (20%), seguita da Francia (16%), Regno Unito (15%), Stati Uniti (7%) e Giappone (5%) a completare un quintetto che assorbe complessivamente il

63% del nostro export. Tra le performance piu' rilevanti del 2010, le esportazioni verso la Cina. Nella patria del riso si registra infatti un +17% nel primo semestre 2010.

Ma cosa succede nel marcato italiano della pasta? A questo proposito SymphonyIRI, autorevole istituto di ricerca, evidenzia come, negli ultimi anni i consumi delle famiglie italiane siano mutati sensibilmente. I fenomeni che impattano sui trend recenti di consumo non sono solo l'invecchiamento della popolazione ma anche la consapevolezza ambientale, la sofisticazione e l'attenzione superiore verso la salute.

I consumatori italiani in media vivono in case meno grandi, ricercano modalità più facili di fare la spesa, vogliono evitare di percorrere lunghe distanze per fare acquisti e sono sempre più interessati ai prodotti tradizionali e tipici regionali.

E ciò significa spesso che preferiscono pagare un po' di più per una qualità superiore. Questo implica, entrando nello specifico del mercato della pasta, che la battaglia competitiva non deve essere necessariamente giocata solo sul fattore prezzo e promozioni. La comunicazione efficace e l’innovazione di prodotto sono delle strategie fondamentali che, risultati alla mano, stanno già premiando le aziende.

Per saperne di più: www.symphonyiri.it
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