In Svizzera, dove abito, un terzo degli alimenti comperati
viene sprecato, due milioni di tonnellate di cibo perfettamente commestibile
non viene consumato. Caricato su camion, si formerebbe una colonna che da
Zurigo raggiunge Madrid. In Italia le cifre sono simili: secondo dati FAO, lo
scorso anno nella Penisola sono stati buttati via 84,9 kg di cibo per famiglia,
ovvero 2,2 milioni di tonnellate di alimenti a livello nazionale, per un costo
di 8,5 miliardi di euro (che corrisponde allo 0,6% del PIL). Nelle mense
scolastiche un terzo dei pasti preparati
non viene consumato, e nei supermercati lo spreco di cibo al giorno per
abitante è di otto grammi. Nella top 3 dei cibi più sprecati ci sono la
verdura, il latte e latticini, e la frutta. Nell’UE lo spreco alimentare
riguarda 90 milioni di tonnellate di alimenti, 280kg a persona annui. Il 20%
degli sprechi si verifica nel settore agricolo (perdite di raccolto, beni di
scarto), un altro 40% nel corso del trasporto, commercio e lavorazione e circa
il 40% è a carico del consumatore.