Oltre alla richiesta quantitativa di personale c’è anche chi avanza quella qualitativa. Parliamo anche di questo...
“È vero che c’è chi si lamenta a volte del livello formativo di coloro che faticosamente riesce a reclutare. Verrebbe istintivamente da obiettare che “è il mercato, bellezza”, in quanto le risorse più pregiate se le aggiudicano coloro che offrono le condizioni migliori, ma è anche vero che se si potesse contare su una base maggiore di addetti, questo aiuterebbe a calmierare il mercato stesso. Non va, comunque, sottaciuto il fenomeno, pur reale e concreto, dei tanti che contano di far lucro con quella che erroneamente reputano manovalanza e che se contribuissero ad elevare e valorizzare, forse riuscirebbero pure a trattenere e fidelizzare, oltre a far aumentare numero di coloro che aspirano a ricoprire quelle posizioni, con beneficio pure per le iscrizioni agli alberghieri.
L’eccellenza, infine, che per definizione dev’essere caratteristica di numeri ridotti di attori, la si deve comunque coltivare e perseguire, con la speranza di elevare gradualmente gli standard. Lo si può fare valorizzando le migliori iniziative messe in campo da molti di essi, singolarmente o in rete. La Rete Progetto Made in Italy, la Rete Liceo del Gusto (di cui abbiamo scritto in questo articolo), nato sulla scrivania di Pietro Rapisarda dell’istituto Beccari di Torino, e la Rete degli Istituti Alberghieri dell’Ittico sono solo tre esempi di progetti di grandissima levatura per i ragazzi.