Sorriso dal cuore e raffinata semplicità
Già, i turisti, nota dolente di questo periodo ingrato. O meglio, la mancanza di turisti e la diffidenza degli italiani. Due elementi che concorrono a mettere in difficoltà il ristoratore più accorto. Emanuele Donalisio ha trovato la formula a lui congeniale per invitare e accogliere il suo ospite: raffinatezza in semplicità e sorriso rassicurante. Il suo ristorante, Il Giardino del Gusto a Ventimiglia, sente fortemente la mancanza dei suoi clienti più affezionati, i francesi a pochi passi dalla frontiera. “Il modo di accogliere gli ospiti non è cambiato – racconta Donalisio – perché gentilezza, eleganza e buona cucina erano già nel nostro stile. Allo stesso modo, igiene e distanze tra i tavoli non sono mai mancate. Oggi, tra mille difficoltà, penso di aver trovato un buon equilibrio adottando quello spirito ottimista che mai mi ha abbandonato e risponde all’esigenza personale di mantenere alto l’umore, guardare avanti. Conservo intatta (pur tra mille tentennamenti) la mia forza interiore, quella che mi ha fatto arrivare fin qui, la volontà di non cedere mai. È questo il sentimento che voglio comunicare ai miei ospiti con un sorriso, con quattro chiacchiere, anche banali, una leggerezza interiore che non è reale ma che funziona. Siamo tutti un po’ attori, del resto, mentiamo anche a noi stessi forse ma sono convinto che mantenere la mente attiva e vantare un’apparenza serena siano la medicina giusta”.
Con atteggiamento propositivo, dunque, Emanuele Donalisio mette in atto le misure di accorgimento pratico necessarie, in modo che non pesino sul cliente: “I costi di gestione sono molto onerosi, dunque meno personale e la mia presenza più costante in sala; i menù troppo ricercati impossibili da sostenere, dunque piatti raffinati ma con meno ingredienti; cerco di concentrami maggiormente sulla qualità, sui diversi metodi di cottura e cerco la massima perfezione tecnica nella semplicità. Ho sgrassato i piatti e sgrassato il menu: meno proposte, basta degustazioni di 10 portate, niente sprechi. Poco ma perfetto, per non far sentire al cliente la differenza, per offrire il massimo dell’esperienza, come sempre, solo in modo diverso. Col cuore in mano e il sorriso sulle labbra in attesa che la situazione migliori: non smetterò mai di provarci, si naviga a vista ma alla fine toccheremo terra”.