Un esercito pacifico di 720 pasticceri amatoriali, armati di frustini, cucchiai e spatole
ha insediato nei giorni scorsi Treviso nel nome del tiramisù, dolce fra i più conosciuti al mondo che qui ha trovato i natali, rispondendo all’invito a partecipare a una ghiotta occasione. E’ andata in onda la prima edizione della Coppa del Mondo di tiramisù, un successo già scritto al nastro di partenza, a guardare al boom di adesioni.
Ben 6 location (Castello di Roncade, Villa Emo di Fanzolo, Rotonda di Badoere, Conscio di Casale sul Sile, Bhr Hotel Treviso e Tenuta Astoria a Refrontolo) hanno accolto gli sfidanti, invitati a realizzare a scelta una della due versioni del tiramisù: quella tradizionale con 6 ingredienti obbligatori (savoiardi, uova, mascarpone, zucchero, caffè e cacao), o la variante creativa, con 4 ingredienti obbligatori. La selezione ne ha individuati 48 che si sono giocati la finale.
Su tutti ha vinto Andrea Ciccolella, 28 anni di Feltre, operaio in Luxottica. Nota di merito per l’iniziativa democratica capace di regalare un sogno a chi è abituato ogni giorno a tenere i piedi saldi a terra (e per fortuna sono ancora in tanti) e per una città -Treviso- abile nel mettere sotto i riflettori una propria eccellenza richiamando un popolo di persone, che è quanto di più ambito a cui aspira ogni città.
Coinvolgimento e moto di simpatia nel guardare all'evento non sono cose da tutti i giorni, in mezzo alle troppe iniziative.
Simona Vitali
Fonte fotografica: Treviso Today