Ecco, nel piccolo di un percorso che è ancora tutto da costruire, gli otto finalisti sono stati espressione di questo, pur essendo ricorrente fra diversi di loro, il concetto di “far sentire a casa, in famiglia” il proprio ospite, così in uso dall’osteria al ristorante blasonato. Ed è anche comprensibile, se si pensa a quel voler metterci del proprio, personalizzando il servizio, dopo aver tutti scoperto quel fattore umano che non è cosa piccina. Da maneggiare con cura, potremmo dire. E qui il compito si fa difficile o facile, a seconda delle predisposizioni personali. Ci sono cose su cui si può essere sensibilizzati, ci si può fare dell’esercizio, ma ahimè non sono necessariamente in dotazione dalla nascita, insieme a un portamento, uno stile, che sono inconfondibile segnale di naturale eleganza.