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Cosa va cercando il turista in Italia

20/07/2011

Cosa va cercando il turista in Italia
L’ultimo Rapporto sul Turismo 2010, recentemente pubblicato dall’Osservatorio Nazionale del Turismo in collaborazione con Banca d’Italia, Istat e Unioncamere, analizza le diverse variabili che incidono sulla soddisfazione della vacanza in Italia, sia da parte dei turisti italiani che di quelli stranieri. Nel complesso, i fattori che nel giudizio dei turisti incidono maggiormente nella buona riuscita di un periodo di vacanza sono fondamentalmente: la cortesia e l’ospitalità della popolazione ospitante, l’appeal della proposta enogastronomica del territorio, la capacità del territorio di intrattenere il visitatore con animazione ed iniziative.
Andando più nel dettaglio, emerge che nel giudizio del turista sono più i fattori legati alla cultura del territorio (ospitalità, tradizione, animazione), gli elementi che più assicurano la soddisfazione per la vacanza.
Infatti per il 60,8% dei turisti che hanno visitato l’Italia nel 2010 il primo elemento di offerta che deve soddisfare le aspettative della domanda è quello relativo alla cortesia della gente del luogo.
Il secondo fattore è la qualità del mangiare e del bere (al 50,6%), ed il terzo è quello legato alle possibilità di intrattenimento (30,8%), ancor più dell’accoglienza nelle strutture di alloggio (29%).
Seguono nelle aspettative dei turisti il rispetto per l’ambiente (22,3%) e l’organizzazione del territorio (20,7%).
Se poi il mercato italiano ritiene fondamentale più di quello straniero l’offerta d’intrattenimento e l’attenzione alla sostenibilità dei luoghi, gli stranieri sono invece più attenti all’offerta culturale.
Da sfatare quindi la responsabilità spesso attribuita alle non sempre riconosciute capacità professionali del sistema ricettivo italiano. A lasciare margini di miglioramento nell’esperienza di viaggio in Italia del turista, infatti, non è quasi mai la capacità di accoglienza, né da parte delle imprese ricettive né in termini di cultura dell’ospitalità della popolazione italiana, ma ciò in cui occorre misurarsi in maniera più competitiva è l’offerta complementare – culturale, di intrattenimento, di informazione – e dell’ambiente in cui accogliamo il turista.
Ben venga l’istituzione di attestazioni e medaglie previste dalla nuova riforma del Turismo e destinate a imprese e persone che si distinguono come interpreti della nostra grande tradizione culinaria, per diffondere l’immagine dell’Italia all’estero, anche se più importanti e prioritari forse sarebbero gli investimenti sull’offerta culturale dei territori italiani.
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