Negli ultimi 5 anni gli appassionati di sport invernali sono passati da 8,5 milioni a quasi 10,3 milioni di persone (+21%) con una media annua pari a 9,7 milioni ed una spesa media pari a 7,3 miliardi di Euro a stagione.
I risultati sono il frutto d’indagini annuali ricavate dai consumi turistici invernali degli italiani tra gennaio e marzo, mediante l’effettuazione di circa 3.500 contatti telefonici, con sistema C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview), ad un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne (circa 50.113.000 individui).
La domanda specifica dell’intervista era mirata a stimare quanti abbiano effettuato una settimana bianca e/o un week-end sulla neve.
I dati dell’ultimo biennio mostrano che i week-end sulla neve abbiano coinvolto un minor numero di vacanzieri a vantaggio delle settimane bianche con un’inversione di tendenza rispetto al periodo 2007-2009, quando invece il fenomeno risultava invertito, con un maggior numero di turisti che hanno usufruito solo di un week-end. Il fenomeno si è soprattutto palesato nel 2011, quando i turisti settimanali hanno, anche se di poco, superato i weekendisti rispettivamente con 5,3 e 5 milioni (nel 2007 erano 4,5 milioni gli italiani ad effettuare i week end sulla neve e quasi 4 milioni a beneficiare di una settimana bianca).
Il giro di affari complessivo per settimane bianche e week-end sulla neve ha avuto il suo picco nel 2010 con 8 miliardi e 545 milioni di Euro e il suo minimo nel 2009 con 6 miliardi e 69 milioni di Euro. Nel 2011 il fatturato decresce rispetto all’anno precedente del 9,2% circa attestandosi a 7 miliardi e 761 milioni di Euro, per un risultato medio pari a 7,3 miliardi di Euro.
Interessante osservare che la spesa pro capite comprensiva di trasporto, alloggio, cibo, impianti, corsi di sci e divertimenti negli ultimi 3 anni sempre per le settimane bianche è stata pressoché stabile, circa 600 Euro a persona, ma sicuramente inferiore rispetto al 2007/2008 (circa l’8% in meno), quindi all’aprirsi della gravissima crisi economica mondiale.
LE STRUTTURE RICETTIVE PREFERITE. Per la settimana bianca gli italiani prediligono quasi in maggioranza assoluta l’albergo (mediamente il 48,1% della domanda) seguito a grande distanza dalla casa di proprietà (mediamente il 16,6% della domanda).
Da sottolineare il continuo incremento nel periodo esaminato delle case di parenti e amici nonché dei villaggi turistici.
Lo stesso avviene anche per i week-end sulla neve, dove la struttura alberghiera rimane quella maggiormente preferita dalla clientela mediamente per il 49,7% della domanda, incalzato dalla casa di parenti e amici, mediamente per il 13,9% della domanda.
LE REGIONI PIÙ GETTONATE - Negli ultimi cinque anni il Trentino-Alto Adige quadruplica le presenze dei vacanzieri delle altre regioni in assoluto con una media del 38,5% di domanda. Seguono nella graduatoria il Piemonte e la Lombardia (con l’8,9% e l’8,5%), poi la Valle d’Aosta col 7,8%, il Veneto col 7,2% e l’Abruzzo col 7,1%.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE BERNABÒ BOCCA - “Questi numeri – commenta il Presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca – fotografano un fenomeno che senza tema di smentita rappresenta il pilastro sul quale poggia l’economia turistica di molte realtà montane italiane. L’auspicio è che le politiche nazionali e le scelte promozionali possano supportare una simile risorsa che consente all’Italia di competere ad armi pari con nazioni a vocazione sciistica ben più antica della nostra”.