Se è vero che l’Italia si conferma il paese europeo col più alto consumo di acqua minerale in bottiglia, pari a 192 litri procapite, è altrettanto vero che l'acquisto dell'acqua minerale è diventato per gli italiani la prima voce di spesa del bilancio familiare, stimata mediamente intorno ai 19,71 euro mensili per famiglia, sui complessivi 41,06 euro di spesa per bevande analcoliche ed alcoliche.
Dal 1980 ad oggi i consumi di acqua minerale sarebbero aumentati di 5 volte e con loro anche la produzione di acqua imbottigliata.
I dati risultano dalle elaborazioni di Coldiretti sulla base dei dati Istat, secondo cui, parallelamente all'aumento della spesa per la minerale, si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino, per un atteggiamento più responsabile di consumo, sceso a circa 40 litri a persona per un totale di circa 20 milioni di ettolitri e una spesa media familiare mensile stimata intorno ai 12 euro.
Sul piano delle motivazioni d’acquisto di acqua minerale, una recente indagine di Mineracqua condotta su un esteso campione di consumatori, evidenzia che ben il 98% delle famiglie acquista con regolarità acqua minerale per ragioni di gusto e di benessere fisico.
Sul piano del gusto, infatti, l’acqua minerale confezionata risulta più gradevole dell'acqua del rubinetto, considerata più pesante e con un gusto sgradevole di cloro.
Lo stesso sul piano salutistico, secondo cui l'acqua minerale confezionata è considerata sicura e controllata. La prima ragione di scelta comunque è il gusto ma è l'aspetto salutistico a marcare differenze più significative rispetto al passato, assumendo una maggiore rilevanza.
Particolare importanza riveste l’etichetta, che mantiene il suo ruolo di strumento primario di comunicazione: è il “biglietto da visita” dell'acqua minerale, un elemento chiave per comunicare informazioni e aiutare nella scelta.
La composizione chimica è ritenuta l’informazione più importante da quasi il 50% di coloro che leggono l'etichetta prima di scegliere il prodotto.
L’80% dei consumatori dichiara inoltre di attendersi interventi e campagne a difesa di questo bene anche da parte dell'industria e le aree su potrebbe articolarsi l'intervento dell'industria sono la sottolineatura della preziosità dell'acqua, la difesa contro l'inquinamento, l'appello contro gli sprechi e la scelta di confezioni eco compatibili.
La ricerca evidenzia inoltre che, nel percorso di scelta, la marca (23%) ha ancora il ruolo più rilevante seguita dal prezzo (19%), dal gusto (17%) e dalle offerte speciali (13%).