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Cucinare con il sole

29/03/2023

Cucinare con il sole

«Mia mamma Vittorina sta per compiere 100 anni. Quando frequentava le scuole elementari con lo zio Giovanni, al termine della terza i genitori dissero: adesso venite a lavorare nei campi perché abbiamo bisogno delle vostre braccia. Loro si misero a piangere, volevano continuare a studiare. Ho conservato questa testimonianza impegnandomi perché sempre meno bambini si trovino nella condizione di piangere per dovere abbandonare la scuola».
Ottorino Saccon ha lavorato una ventina d’anni nella scuola pubblica come insegnante di supporto ai ragazzi con difficoltà psicofisiche.
Nel contempo ha sviluppato la sua formazione tecnica studiando di sera. Viene a conoscenza del movimento Solar Cookers International paladino di una nuova frontiera della cucina grazie a forni e parabole/concentratori solari in grado di cuocere anche a oltre 200° centigradi. L’idea è quella degli specchi ustori di Archimede ma qui l’obiettivo è pacifico: cucinare senza consumi energetici, perché il sole non ha padroni. 

Ottorino Saccon, Terrazza DanieliOttorino Saccon, Terrazza Danieli

Si lancia a capofitto nella progettazione di propri modelli di parabola, anche portatili. Supportato da un gruppo di giovani volontari fonda “Cucinare con il solewww.cucinareconilsole.com a S. Lucia di Piave (TV). Comincia a commercializzare le proprie “cucine” solari attirando l’attenzione di persone sensibili al rispetto ambientale.
Nel 2022, con la crisi pandemica, c’è uno straordinario salto di interesse che porta all’acquisto di decine di cucine solari. Inizia collaborare con gli istituti alberghieri di Aviano e Magnano in Riviera che si dotano delle sue parabole con finalità didattico educative.
Con l’ITIS Galileo Galilei di Conegliano sviluppa il progetto di una parabola di due metri di diametro che, grazie a sensori alimentati da un pannello fotovoltaico, seguono il sole col moto della terra.

Cucinare con il sole

Ci sono ristoranti che adottano le sue parabole, come il Gambrinus di San Polo di Piave, come “Bib Gourmand Michelin” e “Stella Verde per la Gastronomia e Sostenibilità”. Recentemente il prestigioso Hotel Danieli di Venezia, grazie all’executive chef Alberto Fol, ne ha acquistata una collocandola sulla terrazza del proprio ristorante che domina la città, come segnale di sensibilità ambientale lanciato ai propri clienti. 


La sua produzione di concentratori solari è un’attività commerciale ma lo spirito che lo guida fa sì che il surplus venga suddiviso in nuovi progetti e iniziative di sostegno sociale perché «se stiamo bene in tanti sta bene il mondo quindi sto bene anch’io».
Frequentando l’Africa durante le ferie come volontario della onlus AVI (Associazione Volontariato Insieme) di Montebelluna, ha visto tante bambine fare chilometri per cercare legna. Così inizia a collaborare a progetti solidali in una quindicina di paesi africani dove negli ultimi anni sono state costruite e montate centinaia di cucine solari con cui poter cuocere gli alimenti evitando ai bambini di impiegare il proprio tempo a cercare legna invece di andare a scuola. 

Cucinare con il sole

In Eritrea, Sud Sudan e ultimamente in Senegal, hanno sviluppato anche piccoli allevamenti, orti e coltivazioni nei villaggi. Hanno cercato di condividere con quelle comunità le loro conoscenze perché siano in grado di potere portare avanti queste iniziative in autonomia, impiegando persone del posto remunerate per il loro lavoro, col discreto affiancamento dei volontari che si autofinanziano il viaggio in aereo, l’alloggio e il sostentamento in loco.

Per riuscire ad attuare un programma così ambizioso e impegnativo “Cucinare con il sole” si avvale del sostegno di una fitta rete di benefattori, onlus/odv, Caritas, missioni e diocesi, applicando l’esortazione di Ghandi «Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo».

a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

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