Per quanti interessati al mercato della ristorazione con un occhio rivolto al futuro, lo sguardo cade giustamente sulle generazioni che si stanno formando negli istituti alberghieri e sale. L’auspicio è che questi giovani arrivino a coniugare spirito imprenditoriale, l’etica del sacrificio e criteri di sostenibilità, senza mai rinunciare al confronto con ‘l’altro’, che può diventare vera fonte di ispirazione professionale e personale. È con questo spirito che ho incontrato la ticinese Giulia Bernasconi, poco più che trentenne e alle spalle già importanti esperienze nel campo della ristorazione in Europa e Asia, una specializzazione nel servizio in sala e gestione di team internazionali, nonché la creazione, nel 2018, di una
start-up innovativa al servizio di ristoratori per consigliarli nella gestione delle loro attività.
Giulia, raccontaci del tuo percorso professionale.
"Tutto è iniziato dalla Scuola Alberghiera di Glion e poi la laurea in
Hospitality and Tourism Management. Durante i miei studi ho fatto due stage professionali in hotel a 5*, il Landmark Hotel a Londra e il Four Seasons Hotel George V a Parigi. Al Landmark Hotel a Londra sono tornata dopo gli studi per lavorare come amministratrice e in meno di due anni sono stata promossa a Manager del ristorante TwoTwetyTwo dell’Hotel. La mia voglia di viaggiare, conoscere e confrontarmi con gli altri non si è mai fermata. Sono stata in Cambogia, presso SHIFT360 e Hagar International, ad aiutare i giovani del posto ad imparare il mestiere nel settore del turismo; ho poi lavorato a Singapore al Raffles Hotel, prima di tornare a Londra per un
Master in Luxury Brand Management. La tesi per il Master l’ho scritta da Shanghai, dove sono stata per sette mesi ad imparare il Cinese Mandarino".
In che modo queste esperienze ti hanno aiutata nella creazione della tua start-up, D-Plan Consulting?
"Negli anni ho avuto la fortuna di lavorare, studiare e mangiare in diversi paesi con diverse culture e tradizioni, immersa in strutture a 5*, ma anche in ristoranti più modesti. Queste esperienze, anche molto diverse tra loro, sono state essenziali per conoscere e crescere nell’industria della ristorazione. Sono tornata in Svizzera per realizzare il mio sogno: condividere le mie esperienze a casa".
Parlaci di D-Plan Consulting.
"D-Plan sta per
The Plan (il piano), Delicious Plan, Direction Plan, Development Plan. Credo nella formazione, nella crescita e nel cambiamento. Per me parte tutto dall’accoglienza al cliente, che avviene grazie alla formazione del personale, la quale passa attraverso un’accurata analisi di qualità e performace. L’idea di D-Plan è di creare un servizio a 360 gradi, o meglio un esperienza per il singolo ristorante, bar o hotel. Dove D-Plan non è solo un consulente, ma un membro del team al fine di creare un rapporto di fiducia, amicizia e rispetto. Il mio obiettivo è creare consulenza fatta su misura per ogni cliente in modo diverso. Al giorno d’oggi è imporante sapersi distinguere. Avere il coraggio di essere diversi e perché no, migliori. Il mio slogan è “Be so good they can’t ignore you”.
Tu che ti sei perfezionata nel settore conseguendo vari master e certificazioni in Svizzera e all’estero, che cosa consigli ai giovani che vogliono intraprendere questa strada?
"Ci vuole umiltà e tanta voglia di fare. In un mondo dove tutto va di corsa, l’industria alberghiera richiede tante ore e sacrifici e ‘non aver fretta’. I risultati si ottengono con il tempo. Imparando anche dai lavori più umili. È importante anche imparare altre lingue per relazionarsi con altre culture e poter fare importanti esperienze professionali e umane".
Come immagini il tuo futuro?
"Attualmente studio per la certificazione in
Food and Wine Business Management e il conseguimento dell’attestato federale di Sommelier. Spero che D-Plan continui a crescere sempre di più, aiutando diverse realtà specialmente nel mio territorio, il Ticino, ma anche all’estero".
www.d-plan.ch
Valeria Camia