Una città vasta che protende le sue braccia all’hinterland
A Firenze c’è tutto: arte, moda, industria; il centro storico non è più il solo ad accogliere perché la città si estende e, negli anni, ha inglobato nella sua cerchia piccoli centri e località che oggi formano quel substrato periferico che completa il panorama cittadino.
All’estrema periferia di Firenze, nei pressi dell’aeroporto e dell’autostrada, Da Burde, dello chef Paolo Gori, è diventato un punto di riferimento. “Viviamo la dinamica del centro minore – spiega Gori – lontani dalle vie del centro, lungo le vie di comunicazione. Siamo la trattoria della gente che lavora, un posto dove si va perché si conosce, se sei di passaggio. Siamo la trattoria dei fiorentini che vengono nella pausa di mezzogiorno, per uno spuntino o per un pranzo di lavoro. Siamo chiusi la domenica, aperti la sera un solo giorno la settimana”.