“Vorrei prenotare”
“Va bene, ma apriamo a settembre”
Il telefono di Gianluca Gorini non smette di squillare da quando è trapelata la notizia che apre il suo ristorante: daGorini, scritto esattamente così, con solo la G maiuscola.
A noi lo aveva confidato Giuliana Saragoni, la straordinaria cuoca che ha gestito fino all’estate del 2014, la Locanda del Gambero Rosso a San Piero in Bagno, sulle colline forlivesi: “Non sai quanto sono felice che sia proprio Gianluca ad entrare nelle stanze della nostra locanda. Non andrà sprecato nulla del poco che siamo riusciti a fare in tutti questi anni. Lui è questo territorio!”.
Nulla di più vero se pensiamo agli anni di formazione di Gorini, alla scuola di Paolo Teverini a Bagno di Romagna.
“Quando ero da lui ho sempre dichiarato che, se un giorno, avessi avuto un ristorante tutto mio lo avrei voluto in questi luoghi dove esiste una sorta di consapevole naturalezza”, racconta il giovane chef che ha portato agli onori Le Giare di Montiano (FC) fino al momento in cui è maturata in lui la decisione di fare propria la sua strada professionale.
Pochi mesi di riflessione per non sbagliare ma la certezza di mettersi in gioco non è mai venuta meno.
“A San Piero in Bagno, dove è nata e cresciuta Sara, la mia compagna, si respira una quotidiana leggerezza. – continua Gianluca – Qui so che potrò trovare la condizione necessaria per la mia professione; stare in pace con me stesso, lavorare con materie prime eccellenti, fornite da una rete di piccoli artigiani che qui ancora ci sono”.
Due sale, che accoglieranno una sessantina di ospiti, sono quelle a cui sta lavorando Gianluca, tra una telefonata di prenotazione e una di incoraggiamento, per dare una precisa identità al suo daGorini.
“Voglio un ristorante accessibile a tutti, con diverse sfaccettature e una ricerca costante sulle materie prime e sulle tecniche che, oggi, consentono di realizzare nel migliore dei modi anche un semplice cappelletto in brodo. Due sale per due stili di cucina: quella mia, ormai abituale, fatta di ricerca; l’altra in cui ad essere premiata sarà la convivialità, delle famiglie e della tradizione, del pranzo della domenica e di ogni volta l’ospite senta il bisogno di vivere davvero questo territorio. In sala c’è lei, Sara, la padrona di casa”.
Gianluca vuole perseguire un concetto molto preciso: la libertà di cucinare tutto.
“Perché non posso fare un piccione ripieno, un umido di vitellone o una zuppiera di cappelletti se il territorio mi offre la possibilità di avere fornitori di queste materie prime in maniera diretta? Ne beneficia l’economia complessiva del ristorante, i fornitori da cui mi approvvigiono in prima persona, i clienti che ritrovano l’essenza stessa di queste terre felici! Non credi?” si chiede, avendo già la risposta, il patron daGorini.
Luigi Franchi
daGorini
Via G. verdi, 5
San Piero in Bagno (FC)
aperto dalla prima metà di settembre