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Dalla Scuola di Stresa al Ministero del Turismo in Uruguay

16/02/2020

Dalla Scuola di Stresa al Ministero del Turismo in Uruguay

Ieri, alla posa della prima pietra di una struttura sportiva
in una scuola di Milano, ascoltavo le poche, ma sentite parole di Franco
Baresi
, storico capitano del Milan delle stelle, che, in rappresentanza della
Fondazione Milan, ente donatore, agli studenti presenti, diceva una cosa molto
semplice: “con impegno e sacrificio e mettendosi sempre alla prova, si
possono raggiungere grandi obiettivi.
..”.

Stava parlando dell'iniziativa a cui presenziava e che lascerà
un segna tangibile in una comunità, segno piccolo, ma potente, ma parlava anche
di sé che, passo dopo passo, ha inanellato una splendida carriera, soprattutto,
però, parlava ai ragazzi per trasmettere loro passione e coraggio.

Riflettevo su queste parole quando oggi una menzione su
Facebook mi segnalava una notizia per la quale notavo immediatamente
un'analogia.

Un ex allievo del Maggia, la Scuola Alberghiera di Stresa,
Remo Monzeglio, sarà, dal prossimo 1 marzo, vice ministro del Turismo
del suo Paese, l'Uruguay.

Cosa ha scritto Monzeglio in un momento così importante?

Alcune semplici parole che hanno lo stesso significato
potente delle parole espresse da Baresi, guarda caso in una scuola.

Sì, perché Monzeglio ha voluto esprimere pubblicamente la
sua riconoscenza alla Scuola che, allora giovane allievo, lo aveva accolto, tra
le fila del celeberrimo gruppo H (gli stranieri che nei decenni scorsi
frequentavano l'istituto stresiano).

Ha ringraziato i suoi docenti, coloro che lo avevano preso
per mano e accompagnato nel momento più bello e formativo di ogni uomo.

Una cosa tanto lontana da noi, ma così vicina e potente, che
mi ha fatto venire in mente le parole di Baresi, perché, in fondo il messaggio
è questo: “con impegno e sacrificio, un allievo di una piccola, ma importante
scuola italiana, può entrare nel governo di una nazione”.

Infine, ci sia concessa anche un'ulteriore riflessione,
amara, ma forse anche di speranza.

Bello che un allievo di una scuola alberghiera diventi vice
ministro del Turismo, brutto che, invece, da noi, quel ministero sia, a più
riprese, lasciato nel dimenticatoio.

Chissà, forse quando verrà in visita ufficiale in Italia sarà di stimolo per i nostri governanti a trovare uno dei tanti ex allievi di scuola alberghiera, oggi grandi professionisti, che potrebbe ricoprire egregiamente, anche da noi, il ruolo di ministro del turismo, anche vice, ci accontentiamo.

Aldo Palaoro

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