L'Oltrepò Pavese ha un primato nazionale: 3.000 ettari vitati a Pinot nero. Da questo tesoretto nasce il nuovo marchio collettivo "Cruasé". Il percorso per arrivare al nome del nuovo prodotto simbolo dell’Oltrepò Pavese, un rosé naturale DOCG da uve Pinot nero ottenuto attraverso il Metodo Classico, ha dato modo di riappropriarsi di un pezzo importante di storia locale. Cruà era l’antico nome del vitigno/vino per eccellenza prodotto in Oltrepò Pavese, a cavallo del 1700. Il Consorzio si è mosso traendo spunto da un’eredità quasi dimenticata fuori dai confini lombardi, riattualizzata per dettare una tendenza sul mercato italiano ed estero. L’antico nome del vitigno principe dell’Oltrepò Pavese è facile da ricordare e suona dolce. Un nome da riprendere, modificare e rilanciare. L’idea giusta per farlo è arrivata mentre il Consorzio stava lavorando sul concetto “naturalmente rosé” mai espresso in Italia e tantomeno nel mondo delle bollicine, dove si è sempre fatto perno su cuvée da uve bianche e rosse, da mosti o da vini. Unendo le due espressioni “Cruà”, come cru ma anche come migliore espressione storica del rapporto vino-territorio, e “rosé”, vino poco valorizzato in Italia ma dall’enorme potenziale, è nato “Cruasé”. È il marchio collettivo di proprietà del Consorzio, disciplinato da un apposito regolamento, a supporto della Docg Oltrepò Pavese Metodo Classico Rosé.
Per saperne di più:
www.vinoltrepo.it