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Danni per milioni di euro nelle regioni colpite dalle alluvioni

10/11/2011

Danni per milioni di euro nelle regioni colpite dalle alluvioni
Dopo l'alluvione si sta facendo la conta dei danni nell'agricoltura delle regioni colpite e il tributo è ingente. In Liguria e Toscana, dove le coltivazioni e strutture devastate dalle acque si sommano ai pesanti disagi delle aziende che restano isolate, il calcolo è di decine di milioni di euro.
Secondo le stime della Cia - Confederazione italiana agricoltori, interi terrazzamenti di oliveti e vigneti sono stati spazzati via da frane e smottamenti, mentre in Toscana gli straripamenti dei fiumi e dei canali hanno invaso i terreni agricoli, strutture, aziende agricole, fabbricati rurali e macchinari.
"In questo momento qualunque quantificazione dei danni rischia di essere in difetto - prosegue il presidente della Cia di Massa Carrara, Valentino Vannelli - E tuttavia appare già innegabile la necessità che le autorità competenti attivino tutti gli strumenti utili al riconoscimento di stato di calamità naturale. Bene ha fatto la Regione Toscana a dichiarare lo stato di emergenza e stanziare fondi per i primi interventi di urgenza".
La Cia Liguria non usa mezzi termini: "Le aziende agricole hanno perso tutto. Al di là dei raccolti imminenti, è andato perduto il capitale fondiario sul quale gli agricoltori hanno versato sudore per anni ed anni".

Anche nel Veneto, anche se la situazione è meno grave, sono sott’acqua 600 ettari di terreni agricoli. Le zone più colpite sono Vicenza e Verona dove non hanno tenuto gli argini dei fiumi Alpone, Chiampo, Tramigna e Bacchiglione, mentre non c'è pericolo per le colture dei comuni dell'Est Veronese, essendosi già conclusa l'annata agraria.
Ad Confagricoltura Verona preoccupano i vigneti dell'Est Veronese  che risciano l'asfissia delle piante se le acque dei torrenti e dei fiumi straripati non riusciranno a defluire velocemente o ad essere assorbite dai terreni.
Danni per milioni di euro nelle regioni colpite dalle alluvioni
In ginocchio anche l’Isola d’Elba, dove l’esondazione del fosso degli Alzi hanno colpito una cinquantina di imprese agricole che - precisa la Coldiretti - si trovano tra il comune di Marciana e Campo nell’Elba. I danni a oliveti e vigneti, che rappresentano  le principali produzioni del territorio, quali l’Aleatico, il Moscato e l’Ansonica sono ingenti anche se ancora non quantificate. Stesso discorso per gli olivi dove, come nel caso del vino, la coltura ha infatti radici antichissime.
Complessivamente si contano danni per milioni di euro e in tutte le regioni colpite è in atto un attento monitoraggio delle situazioni di crisi per sostenere le aziende colpite.
Per Mauro Tonello, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna la situazione dei vigneti inondati si potrà verificare solo nella prossima primavera, quando riprenderà la vita vegetativa delle piante.
“Al momento, il pericolo è dovuto alla difficoltà dei terreni ad assorbire l’acqua – spiega Tonello – per la scarsità delle piogge in ottobre. Purtroppo quando il terreno è molto secco, oltre ad essere soggetto a franare, crea una sorta di patina superficiale che fa scivolare l’acqua impedendone l’assorbimento”.
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