È il giovane Davide Dargenio, classe 1990, formatore presso la rinomata Ecole Hôtelière Le Berceau des Senses a Losanna, il Miglior Sommelier d’Italia ASPI 2018, nominato il 7 ottobre a Milano durante le finali del concorso organizzato dall’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana presieduta da Giuseppe Vaccarini.
Una prova complessa che i tre finalisti - insieme a Dargenio si sono sfidati Salvatore Castano e Paolo Saccone – hanno affrontato entrando in sala sulle note di Pavarotti che annunciava il suo “all’alba vincerò…”, come a rimarcare la grinta e il valore che i sommelier italiani stanno dimostrando al mondo col loro impegno e la loro capacità di affrontare i cambiamenti della professione.
"Una professione – ha affermato il presidente di ASPI Giuseppe Vaccarini - che impone la conoscenza profonda non solo sul mondo del vino, ma di tutte le bevande che accompagnano il pasto, nazionali e internazionali, le doti manageriali, e un’attitudine creativa alle sperimentazioni. Al sommelier contemporaneo si chiede di saper accompagnare i commensali attraverso il perfetto abbinamento di bevande e cibi, indagando i legami tra varie culture e gastronomie”.