Il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola ha affidato al professor Mario del Piano una ricerca finalizzata a verificare l’assenza di lattosio nel gorgonzola. Del Piano, primario di gastroenterologia presso l’Ospedale Maggiore di Novara, ha analizzato con il suo staff 19 campioni di formaggio, prelevati in doppio e consegnati a due diversi laboratori. L’assenza di lattosio, confermata a più riprese, è un’ottima notizia per tutti coloro che sono affetti da intolleranza alimentare (circa il 70% della popolazione adulta), e che non possono consumare abitualmente né formaggio né latte fresco, pena fastidiosi disturbi intestinali.
Già in passato il professore aveva speso parole di elogio per le particolari qualità nutritive del gorgonzola, impiegato nel Medioevo nella cura dei disturbi gastro-intestinali, e a tutt’oggi somministrato agli ammalati disappetenti per malattie croniche e neoplastiche.
Come dichiarato dal professore, alla conclusione della sua indagine, “nella maggior parte delle persone l'enzima deputato alla digestione del lattosio comincia a ridursi dopo l'adolescenza, e i suoi livelli sono minimi negli adulti. Il problema dell'intolleranza al lattosio è più diffuso tra gli asiatici e gli orientali, mentre gli europei e in particolar modo del nord Europa, sono geneticamente più resistenti rispetto alle altre popolazioni”.
“Molte persone – ha aggiunto il professore - soffrono dei disturbi indicati senza conoscerne la causa, altri sanno della loro intolleranza, ma non sanno quali formaggi possono mangiare. Il Gorgonzola, grazie alla triplice fermentazione cui è sottoposto il latte (lattica, con i lieviti e le muffe) è pertanto consigliabile a tutti coloro, che pur avendo l'intolleranza al lattosio, non vogliono rinunciare a mangiare un buon formaggio”.
Per saperne di più:
http://www.gorgonzola.com/