Manuelina non ha fatto altro che portare questa focaccia fuori da casa (in tutte le famiglie si realizzava) e farla conoscere, elevandola da piatto stagionale a prelibatezza per tutto l’anno e generando un movimento di buongustai, di giorno e di notte, a cui venivano sempre aperte le porte.
Ecco l’accoglienza nella purezza del suo spirito originario!
Arriva poi il momento in cui la gestione del locale passa alle due nipoti, Emanuela e Maria Rosa, ma è quando nella vita di quest’ultima entra Gianni Carbone che cambiano molte cose. Stiamo parlando dei genitori di Cesare e Cristina, la cui unione felice porta nuova linfa all’attività. Pian piano si fa strada la volontà di creare una ristorazione più strutturata e si concretizza l’idea di acquistare un nuovo stabile, lo stesso di oggi, allora in vendita.
Si alza l’asticella, è sempre la tradizione che ispira ma i piatti diventano di livello, più elaborati come i pansotti alla salsa di noci fatti al momento, il capponmagro pittoresco e imponente solo nella presentazione, con un gambero che svetta sulla cupola di pesce e salsa verde. Piatti che hanno fatto la storia, per cui ancora oggi (che sono in carta da 50 anni) i clienti arrivano appositamente. Senza parlare dell’immancabile assaggio della Focaccia di Recco, per cui Gianni tanto si è battuto per farla diventare IGP.
Anche questa oggi è immancabile su ogni tavolo del ristorante, non si può aprire un pasto senza almeno un assaggio.
Il rito si ripete sempre uguale a se stesso: la focaccia di Recco arriva su un grande tagliere, viene affettata in velocità e con maestria perché non perda il croccante e non si raffreddi, su un tavolo al centro della sala. Poi servita rapidamente ai tavoli.
Qual è la vera focaccia di Recco? Esattamente questa, per cui vale il viaggio!
Ma la vivacità di Gianni, il padre di Cesare, non si è fermata qui.
E’ arrivato il momento, ed era il 1983, in cui ha maturato di creare un’offerta più semplice per far crescere il ristorante. A fronte del boom di paninoteche, imperante in quegli anni, lui ha dato vita alla Focacceria (luogo dove fare degustare i piatti basici della tradizione ), con oltre 200 coperti, realizzato nella stessa area cortilizia del ristorante. Nell’ottica di far fronte a tutte le esigenze degli ospiti in termini di ospitalità, non sono poi tardati a nascere l’Hotel La Villa (1992) e il comparto Catering, Feste e ricevimenti (1995).