Sono solo suggerimenti, parafrasando Edoardo Bennato, adatti a chi vuole dividere le sue vacanze in altrettanti weekend del gusto oppure per chi ha 45 giorni di ferie arretrate e non vuole rischiare di perderle.
La vacanza che vi proponiamo parte da Trieste, dove ogni venerdì fino al 30 agosto dal porto prendono il largo i
Solisti del Gusto, ovvero gli chef del Consorzio Friuli Venezia Giulia Vie dei Sapori che cucinano a bordo regalando agli ospiti un’insolita prospettiva. Se poi scegliete
la cena del 26 luglio, con Nando Uanetto e il suo staff, potete allungare la permanenza fino a
martedì 30 luglio per partecipare al Concerto del Gusto:
19 ristoranti, 23 vignaioli e 17 artigiani che presentano le loro eccellenze sul lungomare di Grado.
Ai primi di agosto non bisogna mancare in Romagna alla preparazione delle fosse per il formaggio, nella zona del Rubicone. Le fosse vengono preparate con miscele di paglia, ognuna con una ricetta diversa. Il
nostro suggerimento è quello di andare a Roncofreddo (FC), alla
Fossa dell’Abbondanza di Renato e Anna Brancaleoni. Sono gli unici a fare una sola infossatura all’anno, tra agosto e novembre, consentendo alla fossa di ricrearsi la flora batterica ideale.
Dopo aver costeggiato tutto il litorale adriatico deviate verso l’interno, all’altezza del Parco del Gran Sasso. Dopo aver visitato
Fara di San Martino, dove si produce la pasta probabilmente migliore d’Italia nei tre stabilimenti di
De Cecco, Del Verde e Cocco, puntate dritti verso
Guardagriele (CH) per una sosta a
Villa Maiella della famiglia Tinari. Peppino Tinari vi delizierà con i suoi salumi e i suoi piatti, insieme alla moglie Angela e i figli Arcangelo e Pascal.
Last but not least, a Villa Maiella quattordici camere, studiate in ogni più piccolo dettaglio, e una terrazza coperta, regalano agli ospiti la tranquillità e la visione del parco della Maiella.
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Il tour gastronomico prosegue: direzione Puglia. A
Montegrotto di Andria (BT) vi aspetta il più grande orto biodinamico (15.000 metri quadrati) che un oste abbia mai realizzato: il suo creatore si chiama
Pietro Zito, la sua trattoria Antichi Sapori. Qui
regnano poche leggi: amore per le tradizioni, rispetto per la materia prima e la stagionalità, rifiuto dello stress.
Dall’Adriatico al Tirreno, in Calabria, l’antica Enotria, per scoprire ogni segreto sulla liquirizia, pianta già nota più di 5000 anni fa dalla medicina cinese e coltivata dalla
famiglia Amarelli a Rossano (CS) fin dal 1500. Nel 1731 il barone Amarelli ebbe l’idea di estrarne il succo e da allora è un’ininterrotta serie di successi. Una visita al
Museo della Liquirizia vi farà amare questa delizia.
Ai primi di agosto nell’isola per eccellenza, la Sicilia, si deve assolutamente partecipare alla vendemmia in notturna nei vigneti di
Contessa Entellina, una delle tenute Donnafugata. Quella della vendemmia notturna è una scelta tecnica che consente di preservare al meglio il corredo aromatico delle uve durante il loro trasporto dalla vigna alla cantina, grazie alle temperature più fresche della notte. Ma attenzione:
è indispensabile prenotarsi.
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Da un’isola all’altra:
Capri, dove Gennaro Esposito ha aperto da poche settimane Mammà, “in onore di tutte le mamme che, per prime, in ogni parte del mondo, ci comunicano e ci insegnano il gusto e il sapore” spiega lo chef. Accanto, di fronte al ristorante Mammà, in un locale caratterizzato da volte seicentesche, dove ancora è in funzione l’antichissimo forno a legna, Gennaro Esposito proporrà la tradizionale pizza napoletana e una selezione di fritti.
Il Tirreno è il mare delle isole, una grande via d’acqua collegata da porti piccoli e grandi, eretti nei secoli a difesa e approdo per i commerci.
L’Isola del Giglio è tra queste, un luogo dove si pratica una viticoltura davvero eroica, come quella di
Fontuccia, il vigneto di Giovanni Rossi che degrada al mare. Ansonica in purezza strappato alle pietre,
uno dei vini simbolo delle piccole isole del Mediterraneo, costituita in associazione da una quindicina di piccoli produttori. Ideale con la palamita proposta da
Claudio Bossini, chef della Paloma,
osteria di cucina spontanea a Giglio Porto.
La terraferma, dopo settimane di navigazione, ci porta in provincia di Parma, dove il mare gioca ancora un ruolo da protagonista. È grazie ai venti marini e al sale che si può godere di uno dei prodotti eccellenti del made in Italy:
il Prosciutto di Parma. Quest’anno il Consorzio festeggia i suoi primi 50 anni e in occasione del
Festival del Prosciutto di Parma, dal 6 al 22 settembre, i comuni della zona di produzione del Re dei prosciutti saranno coinvolti in un
calendario ricco di appuntamenti all’insegna della gastronomia, dello spettacolo e della cultura.
In tempo per chiudere l’estate a
Bra (CN) per la nona edizione di Cheese,
dal 20 al 23 settembre. Il grande Mercato dei Formaggi, organizzato da Slow Food, in cui si mette in mostra la rete internazionale dei produttori italiani e stranieri e in cui si possono gustare leccornie da tutto il mondo, osservando come vivono i casari e cosa si nasconde dietro ogni forma.
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Sono solo suggerimenti, ma qualcuno provatelo per la gioia dei sensi!
Luigi Franchi